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In un recente podcast con il miliardario indiano Nikhil Kamath, Elon Musk ha nuovamente espresso le sue preoccupazioni riguardo ai pericoli derivanti dall'intelligenza artificiale (IA), delineando tre principi fondamentali che, a suo avviso, dovrebbero guidare lo sviluppo sicuro di questa tecnologia: verità, bellezza e curiosità. Secondo Musk, ignorare questi elementi potrebbe portare l'IA a generare conclusioni pericolose, perdendo il contatto con la realtà.
Musk, figura di spicco alla guida di Tesla, SpaceX, xAI, X, Neuralink e The Boring Company, ha sottolineato come le tecnologie potenti, per loro stessa natura, rappresentino una potenziale minaccia, specialmente se non orientate verso una realtà oggettiva. Ha evidenziato che l'IA, apprendendo da dati provenienti da internet, inevitabilmente assimila informazioni errate, compromettendo la sua capacità di ragionamento logico e conducendola a conclusioni "folli" o distruttive.
A sostegno di questa tesi, come riportato da CNBC, Musk ha fatto riferimento al problema delle "allucinazioni", ovvero la generazione da parte dei sistemi di IA di risposte false o fuorvianti, un fenomeno già riscontrabile in prodotti reali. Ad esempio, la funzione Apple Intelligence su iPhone, prevista per l'inizio del 2025, ha diffuso una notizia falsa riguardante la vittoria del giocatore di freccette britannico Luke Littler al campionato PDC, prima ancora che l'evento si verificasse realmente.
L'importanza di un approccio etico allo sviluppo dell'IA è un tema sempre più dibattuto nel panorama tecnologico attuale. Diversi esperti e ricercatori stanno lavorando per mitigare i rischi associati a questa tecnologia, sviluppando algoritmi più robusti e meccanismi di controllo più efficaci. L'obiettivo è garantire che l'IA sia utilizzata per il bene dell'umanità, promuovendo il progresso e il benessere sociale, piuttosto che rappresentare una minaccia per il futuro.
Musk ha anche evidenziato l'importanza della percezione estetica e della sete di conoscenza, sostenendo che l'IA dovrebbe dimostrare un interesse genuino verso la natura della realtà e il futuro dell'umanità, anziché diventare uno strumento di distruzione. La sua posizione riecheggia le preoccupazioni espresse dal "padrino dell'IA", Geoffrey Hinton, il quale aveva precedentemente stimato una probabilità del 10-20% che l'umanità possa essere annientata dall'IA. Tra i rischi a breve termine, Hinton ha menzionato le allucinazioni e l'automazione dei lavori di livello base. "Speriamo che, se un numero sufficiente di persone intelligenti condurrà un numero sufficiente di ricerche, disponendo di risorse adeguate, troveremo un modo per creare sistemi di IA che non vogliano mai farci del male", ha aggiunto Hinton.
Le parole di Elon Musk fungono da monito per l'intera comunità scientifica e per i decisori politici, sottolineando la necessità di un approccio responsabile e consapevole nello sviluppo dell'intelligenza artificiale. La combinazione di verità, bellezza e curiosità, secondo Musk, rappresenta una bussola essenziale per navigare le sfide etiche e i potenziali pericoli di questa tecnologia, garantendo un futuro in cui l'IA possa contribuire positivamente al progresso dell'umanità.
