Prima di procedere
Questa settimana le azioni di diverse aziende leader nella sfera dei computer quantistici hanno registrato un'impennata significativa, con incrementi di prezzo che hanno raddoppiato e talvolta triplicato il loro valore rispetto a inizio anno. Questa crescita esponenziale è il riflesso di un rinnovato interesse da parte degli investitori, alimentato dalla fervente attività nel settore e dal coinvolgimento dei leader industriali. Sebbene molti nutrono la speranza che questo fenomeno non si riveli un ennesimo 'bolla' speculativa, le prospettive rimangono allettanti.
Personalità di alto profilo come Julian Kelly, capo della divisione quantistica di Google, prevede la realizzazione di computer quantistici di notevole valore pratico entro la fine del decennio. Tuttavia, numerosi esperti indipendenti mantengono un cauto ottimismo, attendendosi un progresso più graduale verso tali traguardi tecnologici nel corso dei prossimi dieci anni o più.
Non vi è dubbio che le notizie intorno allo sviluppo del calcolo quantistico continueranno a intensificarsi, catalizzando il mercato e aumentando l'interesse degli investitori. Tra queste, le dichiarazioni di Nvidia suscitano particolare interesse, sia per la loro promessa di accelerare le operazioni quantistiche, sia per l'annuncio di nuove piattaforme ibride e interfacce basate sulla loro libreria CUDA-X, già percepita come una svolta nel campo.
Protagonisti delle notizie recenti sono le siti Rigetti Computing e D-Wave, le cui azioni sono aumentate oltre il 20% in pochi giorni. Dall'inizio dell'anno, il valore dei titoli di Rigetti e D-Wave Quantum ha registrato aumenti rispettivamente del doppio e del triplo. Anche Arqit Quantum ha visto un'impennata del 32% nel corso della settimana.
Aggiungendo ulteriore slancio, Rigetti ha annunciato di aver ricevuto ordini per due sistemi di calcolo quantistico da 9 cubit di Novera, per un totale di 5,7 milioni di dollari, sebbene la clientela non sia stata rivelata pubblicamente. Intanto, la società farmaceutica Novo Nordisk e il governo danese hanno iniettato 300 milioni di euro in un fondo di capitale di rischio focalizzato sullo sviluppo delle tecnologie quantistiche.
Nel corso di quest'anno, anche colossi come Microsoft e Amazon hanno annunciato i loro nuovi chip quantistici, mentre Nvidia ha rivelato il suo piano per piattaforme e interfacce ibride. Un altro evento significativo è stata l'acquisizione del startup britannico Oxford Ionics da parte della statunitense IonQ, per un miliardo e cento milioni di dollari. In parallelo, la finlandese IQM ha attirato circa un terzo di miliardo di dollari, un esempio di come il settore susciti sempre più interesse.
Con le ottimistiche parole di Julian Kelly, che fissa un periodo di cinque anni per un cambiamento radicale nel calcolo quantistico, gli investitori si sentono sempre più spinti a sostenere finanziariamente il settore, spesso senza sondare troppo a fondo le critiche. Sebbene questa tendenza comporti rischi, essa può portare anche a sviluppi innovativi e entusiasmanti nel panorama tecnologico.
