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Gianluigi Donnarumma, con il suo trionfo in Champions League con il Paris Saint-Germain, ha scritto un capitolo importante nella storia del calcio italiano. Sabato scorso, è diventato il primo portiere italiano a vincere la prestigiosa competizione da titolare dopo ben 29 anni, ripetendo l'impresa di Angelo Peruzzi del 1996.
Inizialmente, la strada per il successo non sembrava promettente. Agli inizi della stagione, tra novembre e dicembre, Donnarumma non godeva della piena fiducia dell'allenatore Luis Enrique. Per due partite cruciali, inclusa una decisiva contro il Bayern Monaco, Enrique aveva scelto di schierare il portiere di riserva Matvey Safonov, motivandolo con ragioni tecniche. L'accento era posto sulla capacità di costruire il gioco dalla propria area e gestire il pressing avversario. Questo ribaltamento delle gerarchie sembrava segnare il punto di svolta per Donnarumma. Tuttavia, a forza di determinazione e professionalità, ha riconquistato il ruolo di titolare, dimostrandosi essenziale nei momenti più cruciali della stagione.
Donnarumma è stato determinante soprattutto durante la fase a eliminazione diretta della Champions League. Negli ottavi di finale, nella sfida di ritorno contro il Liverpool, che era imbattuto in quella edizione del torneo, il portiere italiano ha parato due rigori fondamentali, respingendo i tentativi di Darwin Nunez e Curtis Jones. Questo ha permesso al PSG di avanzare al turno successivo.
Nei quarti di finale contro l'Aston Villa, Donnarumma ha sfoggiato una serie di parate guadagnando ulteriormente elogi per una spettacolare respinta su un tiro di Tielemans. Anche in semifinale contro l'Arsenal, Donnarumma ha mantenuto alta la sua prestazione. Nell'andata ha garantito al Paris Saint-Germain di restare competitivo grazie a interventi decisivi, mentre al ritorno ha fermato l'assalto finale degli inglesi, risultando determinante per il passaggio del turno.
Il viaggio di Donnarumma nel calcio professionistico è iniziato all'età di 16 anni con il Milan, dove rapidamente ha assunto il ruolo di titolare, mostrando un'eccezionale capacità e una padronanza inusuale per la sua giovane età. In sei stagioni con la squadra rossonera, Donnarumma ha accumulato 250 presenze, vincendo una Supercoppa Italiana nel 2016 e indossando la fascia da capitano prima del suo trasferimento.
Nell'estate del 2021, forte della vittoria agli Europei di Calcio con l'Italia, in cui è stato premiato come miglior giocatore del torneo, Donnarumma si è trasferito al Paris Saint-Germain. L'inizio nella squadra francese è stato una sfida; ha condiviso il ruolo con Keylor Navas, preferito in diverse occasioni dall'ex allenatore Mauricio Pochettino. Ad attenuare il bagliore del suo talento c'era l'errore critico contro il Real Madrid negli ottavi di Champions che costò caro al PSG.
Sotto la guida di Christophe Galtier, Donnarumma ha finalmente trovato la stabilità e, con l'arrivo di Luis Enrique, ha superato anche i dubbi iniziali sulla sua adattabilità a un sistema di gioco basato sulla costruzione dal basso. L'italiano ha messo a tacere i critici con la sua reattività tra i pali, la sicurezza nelle uscite, la destrezza nei rigori e l'abilità nel coprire la porta. Queste qualità lo hanno reso imprescindibile per il PSG, riportando finalmente un portiere italiano sul massimo palcoscenico del calcio europeo.
