Prima di procedere
"Nico è una mina vagante", "può perdere tutto". Così Sandro Tonali, centrocampista del Newcastle, descriveva Nicolò Fagioli in una chat con l’ex arbitro Pietro Marinoni, finita agli atti dell’indagine della Procura di Milano sul giro di scommesse illegali online. Un’inchiesta che coinvolge, tra gli altri, 12 calciatori di Serie A e ha portato alla luce il cosiddetto “sistema Elysium”.
Negli screenshot acquisiti dagli investigatori, Tonali e Marinoni parlano apertamente della dipendenza da gioco di Fagioli e dei debiti accumulati sia da lui che da Nicolò Zaniolo. Quest’ultimo, secondo quanto riportano, risulterebbe “indietro con i soldi” nei confronti di Tommaso De Giacomo, ritenuto dagli inquirenti il vertice dell’organizzazione.
Le conversazioni raccolte mostrano anche la crescente preoccupazione dei protagonisti dopo l’avvio dell’indagine da parte della Procura di Torino, poi trasferita a Milano. In particolare, il 12 ottobre 2023, Tonali interrompe ogni contatto con De Giacomo bloccandone il numero. In un’altra chat, lo stesso Tonali manifesta timori su chi possa aver fatto il suo nome agli inquirenti, ipotizzando che Fagioli, nel corso degli interrogatori, possa averlo coinvolto direttamente.
Emergono inoltre messaggi in cui Tonali — che, secondo le accuse, oltre a scommettere avrebbe anche avuto un ruolo di intermediario per altri giocatori — si attiva per cancellare conti, dati e tracce relative alle piattaforme illegali dai propri dispositivi.
