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Nicolò Zaniolo, dopo un periodo turbolento, sembra aver trovato una nuova dimensione a Udine. L'attaccante, in una lunga intervista al Corriere dello sport, ha fatto il punto sul suo presente e futuro, tra ambizioni calcistiche, vita privata e chiarimenti sul passato.
"Mi sono rifatto la vita", esordisce Zaniolo, ammettendo le difficoltà incontrate in passato: "Non avevo neppure vent'anni e sono stato catapultato dentro qualcosa più grande di me. Non era facile reggere le pressioni". Tuttavia, l'attaccante guarda avanti con ottimismo: "Voglio tornare a divertirmi giocando a calcio, tutta una parte che in questi anni mi è mancata". E nella sua vita privata, si vede anche il matrimonio, non il prossimo giugno, ma nel 2027. "Vogliamo fare le cose con calma perché abbiamo deciso così", ha detto.
A Udine, Zaniolo ha trovato un ambiente ideale per rilanciarsi: "Qui sto molto bene, abbiamo trovato subito una stabilità con la mia compagna e mio figlio. Viviamo vicino al centro, è tutto molto piccolo e comodo e quindi sono felice. C'è tutto per fare bene, la società ti dimostra che è con te e ti mette nelle condizioni di rendere al meglio". L'attaccante elogia anche la squadra: "L'Udinese ha una squadra importante: ci possiamo divertire ed essere la sorpresa del campionato".
Inevitabile un accenno alla Nazionale, un obiettivo che Zaniolo non nasconde: "Ho visto Italia-Israele in tv e ho tifato come qualsiasi italiano. Anche se è chiaro che la Nazionale è il sogno di ogni giocatore e quindi anche il mio". L'attaccante ha poi commentato le parole di Gattuso: "Quando parla di porte aperte a tutti mi fa piacere, sono contento, se uno lo merita sul campo è giusto che vada in Nazionale".
Zaniolo ha poi fatto chiarezza su alcune tappe del suo passato, a partire dall'addio all'Atalanta: "Via da Bergamo perché ho discusso con Gasperini? Falsissimo. Abbiamo avuto un rapporto normale e di stima, è uno dei più forti allenatori in circolazione. Sono andato via perché volevo più minutaggio e essere parte integrante di una squadra. A gennaio l'Atalanta era prima e avevo davanti Lookman, De Ketelaere, Retegui e quindi lo spazio era ridotto".
L'esperienza alla Fiorentina è stata breve e poco felice: "Non sono rimasto a Firenze per volontà della Viola? Non proprio. Si era creato un ambiente per cui, anche per colpe mie, le cose non sono andate. Non ho fatto bene, ho accettato e compreso la decisione".
Un capitolo importante è quello relativo alla Roma. Zaniolo ha voluto scusarsi per un episodio in particolare: "La sfrenata esultanza con l'Atalanta contro la Roma è stata una reazione dovuta al momento che stavo attraversando: giocavo poco, quel goal per me era una liberazione, tornando indietro non esulterei più così. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso".
L'attaccante ha poi smentito alcune voci sul suo conto: "Ero andato da una persona, vicino a La Spezia, per farmi togliere il malocchio dopo i due infortuni? Falsissimo, non credo a queste cose. Ho lasciato la casa di Totti dove vivevo in affitto perché secondo lui portava sfortuna? Cazzata enorme. Totti è un idolo, una leggenda, il simbolo di Roma. Non parlo più con Gianluca Mancini? Altra bugia. Abbiamo un grande rapporto, magari c'è stata qualche scaramuccia in campo, ma siamo grandi amici".
Infine, un pensiero per José Mourinho: "E' l'allenatore con cui ho giocato più partite. Abbiamo un rapporto bellissimo, il mister è il calcio. Ogni tanto lo sento e mi dà dei consigli". Zaniolo è pronto a ripartire, con la consapevolezza degli errori commessi e la voglia di dimostrare il suo valore.
