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Una giornata indimenticabile per Raul Fernandez e il team Trackhouse Aprilia al Gran Premio d'Australia MotoGP a Phillip Island. Lo spagnolo ha conquistato la sua prima, storica vittoria nella classe regina, regalando ad Aprilia il 300° successo della sua storia in tutte le classi. La gara, disputatasi il 19 Ottobre 2025, è stata ricca di emozioni e sorprese, con diversi protagonisti che hanno saputo distinguersi.
Fernandez, visibilmente emozionato, ha dichiarato al parco chiuso: "Non ci credo ancora! Tutto il team ha sempre creduto in me e mi ha sostenuto, e questo è il risultato. Avevo un ottimo passo e sono riuscito a gestire al meglio il posteriore, anche se la gara è stata davvero lunga. Ringrazio tutti, dalla squadra alla mia famiglia, perché non è stato facile. Pensavo di avere la possibilità di fare il podio, ma non di vincere. Appena ho visto di avere il passo giusto, ho capito che poteva essere la mia giornata". La vittoria di Fernandez è un successo meritato per un pilota che ha sempre dimostrato grande talento e determinazione, nonostante le difficoltà incontrate nel corso della sua carriera in MotoGP.
Accanto a Fernandez, sul podio, è salito un altrettanto sorprendente Fabio Di Giannantonio, secondo al traguardo nonostante una condizione fisica non ottimale. "Pazzesco! Ogni volta che veniamo qua, viviamo un weekend magico", ha commentato Di Giannantonio. "È stata una gara bellissima, avevamo il potenziale ed è un peccato non aver potuto fare di più. Avevo un grande ritmo e ho fatto tanti sorpassi, speravo di chiudere il gap e andare davanti, ma non ci sono riuscito. Non molliamo, andiamo avanti per il resto della stagione". Il risultato di Di Giannantonio dimostra la sua crescita costante e la sua capacità di adattamento alle diverse condizioni della pista.
A completare il podio, un eroico Marco Bezzecchi, terzo al termine di una gara in salita a causa di una doppia penalità (long lap penalty). "È stata una gara difficilissima, soprattutto per il doppio long lap", ha ammesso Bezzecchi. "Ma la mia strategia è andata a buon fine e ha funzionato benissimo. Volevo fare una partenza perfetta per prendere vantaggio, e ci sono riuscito. Sapevo che spingendo all'inizio avrei avuto problemi dopo, e pensavo di arrivare al massimo quarto. Poi ho recuperato, non ho mollato niente e… sono davvero contento". Bezzecchi ha poi aggiunto: "Il merito è del team, i ragazzi hanno costruito una strategia perfetta. Il merito mio è soltanto esserci riuscito in pista". La performance di Bezzecchi è un esempio di tenacia e intelligenza tattica, qualità che lo hanno consacrato come uno dei piloti più interessanti del panorama MotoGP.
Dietro ai primi tre, Alex Marquez ha chiuso al quarto posto, nonostante le difficoltà incontrate nel corso del weekend. "Ho dato tutto", ha dichiarato Marquez. "Non è stato un fine settimana facile, specie con le due cadute di ieri. Siamo riusciti a portare a casa punti importanti e va bene così. Andiamo in Malesia con un buon vantaggio, è una pista che mi piace e proveremo a chiudere i conti lì, senza pressione perché mancano ancora tre gare". Quinto posto per Pedro Acosta, che ha ammesso le difficoltà incontrate a causa della mancanza di grip. "Non è facile per noi, soprattutto per via del grip. Le gare sono così, e la KTM deve ancora fare un passo in avanti per poter lottare stabilmente davanti. Alla fine, quando non hai più armi a disposizione, l’unica cosa che puoi fare è provare a bloccare gli altri e giocarti le tue carte. Abbiamo fatto il massimo possibile: un’altra Top 5 e ancora una volta la prima KTM al traguardo. Ora si va in Malesia. Il fatto che, a tratti, siamo riusciti ad avere un ritmo simile a Ducati e Aprilia è qualcosa su cui riflettere".
Più indietro, Enea Bastianini ha chiuso al nono posto, dopo una gara in rimonta dalle retrovie. "E’ stata dura, partendo ventesimo è difficile, ma avevo un bel ritmo. Oggi abbiamo confermato il passo di ieri, posso essere contento delle gare, meno del weekend. Sono in difficoltà da qualche gara in tutti i turni, qua abbiamo cambiato strategia di freno motore. Venivamo da layout molto diversi, Phillip Island è una delle piste più veloci e abbiamo messo freno motore un po’ ovunque oltre al power delivering. Quando riesco a usare la moto vado forte ma a volte mi perdo, è successo a inizio stagione, poi dopo Barcellona. Credo che abbiamo capito il motivo e vediamo di essere più costanti d’ora in poi. Dobbiamo essere costanti perché poi la gara sappiamo di farla bene".
Giornata difficile, invece, per Fabio Quartararo, che dalla pole position è scivolato all'11° posto finale. "È stato davvero strano. Non mi aspettavo questo tipo di gara, perché sapevo che il mio ritmo era buono. La sensazione nel warm-up andava bene, ma non avevo il ritmo in nessun giro della gara. Non so cosa sia successo per sentire una differenza così grande tra la gara e una qualsiasi delle sessioni precedenti. Cercheremo di capirlo, ma voglio anche solo voltare pagina e cercare di essere pronto per il prossimo round. Non vedo l'ora che arrivi la prossima settimana, Sepang è una pista che mi piace". La gara di Phillip Island ha confermato l'alto livello di competitività del campionato MotoGP e la capacità dei piloti di sorprendere il pubblico con prestazioni eccezionali.
