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Al Masters 1000 di Shanghai si è scritta un'altra pagina memorabile del tennis mondiale. Valentin Vacherot, un nomignolo forse ancora poco conosciuto nel circuito dei grandi tornei, ha compiuto un'impresa titanica. Partendo dal lontano posto 204 del ranking mondiale, il giovane talento monegasco ha battuto niente meno che il leggendario Novak Djokovic, un tempo numero uno indiscusso del circuito ATP. Il punteggio riflette una prestazione solida e incredibile di Vacherot: 6-3, 6-4 in due set quasi perfetti.
Di fronte a lui un Djokovic che ha lottato, non solo contro un avversario determinato, ma anche contro il suo stesso corpo. L'ex leader del tennis mondiale appariva visibilmente affaticato, tradito da un guasto muscolare al gluteo sinistro che ne ha limitato gli spostamenti e l'efficacia sul campo. Questa volta il campione serbo ha dovuto fare i conti, oltre che con la maestria di Vacherot, con le proibitive condizioni climatiche di Shanghai; un’atmosfera umida e soffocante, che già in passato aveva mietuto illustri "vittime" come Jannik Sinner.
Durante il corso del match, Djokovic ha chiesto un primo medical time-out sul 3-4 del primo set, cercando di recuperare la forma e l'equilibrio. Tuttavia, nonostante gli sforzi, la freschezza e l'aggressività dell'avversario hanno avuto la meglio sul serbo. La rimonta non è mai realmente iniziata; il pubblico ha assistito a un secondo set dove Vacherot ha dimostrato tutta la sua audacia, mettendo a segno colpi vincenti con impressionante precisione.
Non contento del solo prestigioso scalpo, il cammino di Vacherot al torneo cinese volge verso un epilogo ancora più affascinante. Domenica, infatti, sfiderà il cugino Arthur Rinderknech, attualmente 54esimo nel mondo, che a sua volta ha compiuto un'eccezionale scalata. In una partita giocata sul filo del rasoio, Rinderknech è riuscito a mettere in difficoltà e poi a sopraffare Daniil Medvedev con il risultato di 4-6, 6-2, 6-4.
L'incontro di domenica si prospetta non solo come un affare di famiglia, ma anche un'occasione irripetibile per Vacherot. Un eventuale trionfo significherebbe per lui un ingresso clamoroso tra i primi 50 tennisti al mondo, precisamente al 39esimo posto, un balzo da titoli di giornale, partendo dalla sua posizione attuale. Anche in caso di sconfitta, il suo magnifico percorso lo porterà per la prima volta nell'élite dei primi 100, salendo al 58esimo posto.
L'impresa di Vacherot, già di per sé straordinaria, si inserisce nel contesto di una stagione ricca di sorprese nel circuito maschile, dove i giovani talenti emergono con sempre maggiore frequenza, sfidando e spesso battendo i grandi nomi del passato. La sua dichiarazione post-partita riassume anche l'incredulità di molti appassionati: "Non ci posso credere, non riesco a esprimere a parole questo momento", ha detto, palesemente emozionato dalle circostanze.
In un'epoca in cui il tennis è ancora dominato dai giganti storici di questo sport, vedere crescere nuovi protagonisti come Vacherot non solo rinvigorisce il panorama competitivo, ma amplia la narrazione di questo magnifico gioco verso orizzonti inesplorati. Il 2025 potrebbe essere ricordato come l'anno in cui una nuova stella è emersa nel cielo del tennis mondiale, e tutto ebbe inizio in quel di Shanghai, contro un titanico Novak Djokovic.
