Prima di procedere
Huawei Technologies continua a sorprendere il mondo tecnologico con le sue mosse strategiche per mantenersi competitiva nel settore degli intelligenza artificiale acceleratori. Secondo un recente rapporto stilato dall'agenzia Bloomberg in collaborazione con TechInsights, Huawei utilizza componenti avanzati forniti da giganti dei semiconduttori come TSMC, Samsung e SK hynix nei suoi accelerator Ascend di terza generazione, conosciuti con il nome di Ascend 910C.
Una delle ragioni dietro questa mossa innovativa è la necessità di aggirare le restrizioni imposte dagli Stati Uniti. Infatti, a partire dal 2019, Huawei è stata inserita nella Entity List del Dipartimento del Commercio USA, che limita l'accesso della compagnia cinese alle tecnologie avanzate di origine statunitense. Questa manovra ha reso difficile per Huawei commissionare la produzione di chip a TSMC e Samsung, due tra i principali produttori di semiconduttori su contratto.
Nonostante il bando, Huawei ha trovato modi creativi per continuare a dotarsi di tecnologie avanzate. Grazie alla mediazione della società Sophgo, Huawei è riuscita a ottenere milioni di cristalli prodotti da TSMC con processi avanzati. Tuttavia, quando il coinvolgimento di Sophgo è stato scoperto, TSMC ha interrotto la collaborazione e segnalato l'incidente alle autorità statunitensi. Malgrado ciò, Huawei ha accumulato scorte significative di questi chip, sufficienti, secondo alcuni esperti, fino alla fine del 2025.
Il nuovo acceleratore Ascend 910C rappresenta una pietra miliare nel mercato interno cinese, dove diventa un'alternativa competitiva ai chip di Nvidia. Huawei sta quindi facendo tutto il possibile per mantenere la competitività, anche a costo di utilizzare metodi indiretti per acquistare le tecnologie necessarie.
Un altro aspetto chiave riguarda la memoria HBM2, componente essenziale degli acceleratori Ascend 910C. Sebbene gli USA abbiano intensificato le restrizioni sulla vendita di queste memorie in Cina alla fine del 2025, Huawei sembra ancora fare affidamento su scorte accumulate precedentemente. Infatti, le autorità statunitensi hanno messo sotto controllo anche l'esportazione di strumenti e componenti critici per la produzione di queste memorie, cercando di limitare le capacità produttive delle aziende cinesi.
SK hynix, dal canto suo, ha interrotto qualsiasi relazione commerciale con Huawei nel 2020, dichiarando pubblicamente il suo impegno nel rispettare le normative di esportazione imposte dagli USA. Anche Samsung ha riaffermato il suo rispetto per tali regolamentazioni, sottolineando che non intrattiene legami con organizzazioni inserite negli elenchi restrittivi.
Mentre la Cina, attraverso produttori come Changxin Memory Technologies Inc., cerca di progredire nelle tecnologie HBM, esperti di settore come quelli di SemiAnalysis sottolineano come un'eventuale carenza di HBM potrebbe manifestarsi entro la fine dell'anno. Questa sfida mette in evidenza la complessità del panorama geopolitico e tecnologico che Huawei deve affrontare mentre cerca di mantenere la sua posizione come uno dei principali innovatori nel campo dell'intelligenza artificiale.
