Prima di procedere
L'Italia si prepara ad affrontare l'Israele in una partita cruciale per la qualificazione ai playoff del Mondiale 2026. La sfida, in programma il 14 Ottobre 2025, vedrà gli Azzurri di Rino Gattuso scendere in campo con l'obiettivo di conquistare una vittoria che garantirebbe matematicamente l'accesso agli spareggi di marzo. Il commissario tecnico sembra intenzionato a schierare dal primo minuto la coppia d'attacco formata da Giacomo Raspadori e Mateo Retegui, puntando sul loro affiatamento e sulla capacità di finalizzare le azioni offensive.
La partita d'andata, giocata un mese fa, si è conclusa con un pirotecnico 4-5 in favore dell'Italia, un risultato che testimonia la pericolosità degli israeliani, soprattutto in fase offensiva. Gattuso ha sottolineato in conferenza stampa la necessità di affrontare l'incontro con la massima concentrazione, evidenziando le qualità degli avversari nel saltare l'uomo e creare occasioni da gol. L'allenatore ha inoltre ribadito l'importanza di non sottovalutare l'impegno, nonostante la posta in palio sia alta.
Per quanto riguarda le scelte di formazione, Gattuso dovrà fare a meno di Moise Kean, alle prese con un problema alla caviglia rimediato durante la partita contro l'Estonia, e di Alessandro Bastoni, squalificato. In difesa, il tecnico potrebbe optare per un ritorno al 3-5-2, un modulo che, pur non essendo il suo preferito, potrebbe garantire maggiore solidità e copertura contro le incursioni degli esterni israeliani. Il terzetto difensivo potrebbe essere composto da Gianluca Mancini, Giovanni Di Lorenzo e Riccardo Calafiori. Sulle fasce, spazio a Federico Dimarco e Andrea Cambiaso, con Leonardo Spinazzola pronto a subentrare. A centrocampo, sicuri del posto Nicolò Barella e Sandro Tonali, mentre Bryan Cristante sembra favorito per completare il reparto. In attacco, come detto, Raspadori e Retegui dovrebbero essere preferiti a Pio Esposito, nonostante il gol realizzato da quest'ultimo contro l'Estonia.
Gattuso ha espresso grande fiducia nei confronti dei suoi attaccanti, sottolineando il loro impegno non solo in fase realizzativa, ma anche in fase di non possesso, con un pressing costante sugli avversari. La partita si giocherà a Udine in un clima particolare, a causa delle proteste annunciate da attivisti pro Palestina, nonostante l'accordo di pace siglato tra Hamas e Tel Aviv. Si prevede un corteo di almeno 10mila persone nei pressi dello stadio, con richieste che vanno dalla sospensione della partita all'esclusione di Israele dalla UEFA, fino alla fine della complicità delle istituzioni italiane nei confronti di Israele. La situazione sarà monitorata attentamente dalle forze dell'ordine per garantire la sicurezza e il regolare svolgimento dell'incontro.
La partita contro Israele rappresenta un'occasione fondamentale per l'Italia di avvicinarsi all'obiettivo Mondiale 2026. Dopo le delusioni delle mancate qualificazioni alle ultime due edizioni, gli Azzurri sono determinati a tornare a disputare la competizione più importante del calcio mondiale. La squadra, rinnovata e ringiovanita sotto la guida di Gattuso, sembra avere le carte in regola per raggiungere questo traguardo, ma dovrà affrontare ogni partita con la massima determinazione e concentrazione, a partire dalla sfida contro Israele.
