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In vista della cruciale sfida tra Italia e Israele, il difensore della Roma, Gianluca Mancini, ha suonato la carica, sottolineando l'importanza di affrontare l'incontro con la massima determinazione. Con Alessandro Bastoni squalificato, Mancini si appresta a guidare la difesa azzurra, consapevole della pericolosità dell'avversario, che in passato ha già creato non pochi problemi alla nazionale italiana.
"Sono insidiosi, soprattutto in attacco", ha dichiarato Mancini in conferenza stampa, ricordando il rocambolesco 5-4 subito nel match di andata. L'Italia di Gattuso è chiamata a vincere per blindare la qualificazione ai playoff di marzo, un passaggio fondamentale per inseguire il sogno mondiale. "Dobbiamo giocare questa sfida come se fosse una finale", ha aggiunto Mancini, "ancora di più visto che indossiamo questa maglia che porta motivazioni e responsabilità. Israele è una squadra tosta, lo abbiamo già visto e sappiamo a cosa andiamo incontro".
Il difensore ha ricordato la partita di andata in Ungheria, dove la fase difensiva degli Azzurri era finita sotto accusa: "Fu una partita folle, al minuto 86 stavamo vincendo 4-2 e ci siamo fatti rimontare da polli. Sappiamo cosa abbiamo sbagliato e proveremo a non ripeterlo". Il ritorno di Mancini nel giro della nazionale, grazie all'arrivo di Gattuso, è motivo di grande orgoglio per il giocatore: "Questa maglia è il sogno di ogni bambino, sono davvero orgoglioso e ho sempre fatto quello che ritenevo giusto. Spero di restare nel giro il più a lungo possibile, poi le scelte le fanno i ct".
L'impronta di Gattuso sembra focalizzarsi sulla creazione di un forte spirito di squadra, un elemento imprescindibile per raggiungere grandi traguardi. "Questo aspetto conta moltissimo", ha precisato Mancini. "Per iniziare un percorso insieme tenere in mano il gruppo è fondamentale. I grandi successi derivano da grandi gruppi, bisogna allenarsi faticando ma con il sorriso e mister Gattuso ci fa spingere forte. Parla con noi e ci capisce, ci mette nelle migliori condizioni per rendere in campo".
Il percorso verso il Mondiale potrebbe passare, per la terza volta consecutiva, attraverso i playoff. Le precedenti esperienze non sono state positive, ma Mancini preferisce non fasciarsi la testa prima del tempo: "Intanto la matematica non ci condanna... Non mi sono mai sentito più forte di nessuno, ogni partita va giocata. Pensiamo a noi stessi e vedremo. Israele è una nazionale preparata, specialmente in attacco e dovremo stare attenti".
In conclusione, Gianluca Mancini ha trasmesso un messaggio chiaro: l'Italia dovrà affrontare la partita contro Israele con la massima concentrazione e determinazione, sfruttando al meglio il gruppo e l'entusiasmo trasmesso da mister Gattuso. L'obiettivo è evitare gli errori del passato e conquistare una vittoria fondamentale per la qualificazione ai playoff mondiali, un traguardo che l'Italia non può permettersi di fallire.
