Nel dinamico settore degli smart glasses, HTC emerge con una strategia audace, contrapponendosi all'approccio proprietario di giganti come Meta. Anziché costruire un ecosistema chiuso, l'azienda taiwanese punta sull'apertura, abbracciando diverse piattaforme di intelligenza artificiale per i suoi dispositivi indossabili. Questa mossa strategica, come spiegato da Charles Huang, senior vice-presidente di HTC, mira a sfruttare i punti di forza di varie tecnologie, offrendo agli utenti maggiore libertà di scelta.
I visori intelligenti Vive Eagle di HTC supportano infatti piattaforme come Google Gemini e OpenAI ChatGPT, consentendo agli utenti di selezionare l'opzione più adatta alle proprie esigenze. Un approccio che contrasta nettamente con quello di Meta, che limita l'uso dei suoi smart glasses al proprio ecosistema proprietario. Anche aziende cinesi come Xiaomi e Alibaba adottano strategie simili, rafforzando la posizione di HTC come alternativa aperta e flessibile.
Presentato a Hong Kong al prezzo di 512 dollari, il modello Vive Eagle è destinato ad espandersi nei mercati di Giappone e Sud-Est asiatico nel prossimo trimestre, per poi sbarcare in Europa e negli Stati Uniti entro il 2026. A differenza dei prodotti sviluppati da aziende occidentali, i visori Vive sono progettati tenendo conto delle specificità e delle preferenze dei consumatori asiatici, un fattore che potrebbe rivelarsi determinante per il successo in questi mercati.
L'ingresso nel mercato cinese, tuttavia, richiederà un adeguamento dell'infrastruttura software alle normative locali, un processo che potrebbe richiedere tempo. Parallelamente, HTC pone grande enfasi sulla privacy e sulla protezione dei dati degli utenti, un aspetto spesso criticato nei confronti dei suoi concorrenti più grandi. Questa attenzione alla sicurezza potrebbe rappresentare un ulteriore vantaggio competitivo per l'azienda taiwanese.
Secondo i dati di Counterpoint Research, le vendite globali di smart glasses sono cresciute del 110% nella prima metà di quest'anno, con Meta che detiene una quota di mercato dominante del 73%. La collaborazione tra Meta e produttori di accessori di moda come EssilorLuxottica ha contribuito a rendere i suoi smart glasses più attraenti per i consumatori. Tuttavia, la strategia di HTC, basata sull'apertura e sulla compatibilità con diverse piattaforme, potrebbe attrarre una fetta di mercato diversa, composta da utenti più attenti alla flessibilità e alla personalizzazione.
Vale la pena ricordare che, nel corso dell'anno precedente, HTC ha ceduto a Google parte dei suoi asset legati alla produzione di visori per la realtà aumentata per 250 milioni di dollari. Questa mossa potrebbe aver liberato risorse da investire nello sviluppo di smart glasses, consentendo all'azienda di concentrarsi sulla sua strategia multi-piattaforma e di competere con Meta e altri player del mercato.


