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Achille Polonara, il noto cestista della Dinamo Sassari e capitano della Nazionale Italiana, ha espresso pubblicamente la sua profonda gratitudine verso la giovane donatrice di midollo osseo che gli ha permesso di superare una grave malattia. Durante una conferenza stampa tenutasi nella Regione Emilia-Romagna, Polonara ha condiviso la sua esperienza, definendola "quasi un miracolo".
"Per una complicanza ho rischiato la vita. Mi avevano dato per spacciato, poi è andato tutto bene. È stato quasi un miracolo", ha raccontato Polonara, visibilmente emozionato. Il giocatore ha poi spiegato di essere stato colpito da leucemia mieloide e di essere stato salvato grazie alla compatibilità di una donatrice americana. "È una ragazza americana, compatibile al 90%. Se sono qui è grazie a lei", ha affermato.
L'occasione della conferenza stampa è stata la presentazione di un nuovo progetto promosso dall'assessorato regionale alla Sanità e da Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo) volto a facilitare le donazioni di midollo osseo. Polonara ha colto l'opportunità per lanciare un appello a tutti i cittadini: "Invito tutti a donare, perché si salvano molte vite, è fondamentale".
Il cestista ha inoltre espresso la sua riconoscenza verso i medici e il personale sanitario che lo hanno seguito durante il suo percorso di cura. "Sono stato assistito da medici di altissimo livello. Ringrazio tutti i professionisti che mi hanno seguito. Ho fatto due cicli a Valencia, dove avevano una terapia sperimentale adatta alla mia patologia. Sono stato fortunato a essere seguito da persone così competenti. Sono stato un privilegiato, perché essere seguito da medici preparati fa la differenza. Per loro nutro solo gratitudine", ha dichiarato Polonara. La terapia sperimentale cui si riferisce Polonara potrebbe essere legata a nuove tecniche di immunoterapia o terapie mirate, che negli ultimi anni hanno fatto registrare progressi significativi nel trattamento di alcune forme di leucemia.
Oltre a parlare della sua esperienza personale, Polonara ha commentato anche la partita tra Italia e Islanda, andata in scena a Tortona, che ha segnato il debutto di Luca Banchi sulla panchina della Nazionale. "È stata una serata emozionante, purtroppo non abbiamo ottenuto il risultato che ci aspettavamo. Ma in questo momento le cose importanti sono altre per me e aver ricevuto tanto affetto è stato fondamentale. Non mi aspettavo un’ovazione del genere, ringrazio tutti i tifosi. Una dimostrazione di vicinanza che mi ha dato tanta forza. La vittoria con la Lituania poi è stato un bel segnale, una risposta per tutti”.
La storia di Achille Polonara è un esempio di come la donazione di midollo osseo possa salvare vite umane. Il suo appello alla donazione è un invito a compiere un gesto di grande generosità che può fare la differenza per chi lotta contro malattie gravi come la leucemia. In Italia, la tipizzazione e l'iscrizione al registro dei donatori di midollo osseo sono gestite dal Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR). Diventare donatore è un processo semplice che inizia con un prelievo di sangue o saliva per la tipizzazione HLA, che determina la compatibilità con i pazienti in attesa di trapianto. L'età per la donazione è compresa tra i 18 e i 35 anni, e i donatori rimangono nel registro fino al raggiungimento dei 55 anni. La compatibilità genetica è un fattore cruciale, e spesso la ricerca del donatore compatibile si estende a livello internazionale, rendendo la donazione un atto di solidarietà globale.
