Prima di procedere
Il calcio è spesso più di uno sport: è una forma d'arte intricata, dove i colpi di scena e le sorprese sono all'ordine del giorno. Questo si riflette anche nel mercato dei trasferimenti, che può cambiare il destino delle squadre quanto una stagione vincente. Per la Roma, quest'estate promette di essere una vera e propria altalena di emozioni e strategie. Con l'approssimarsi della scadenza del 30 giugno, la dirigenza si trova a navigare in acque particolarmente turbolente. L'imminente cessione di Theo Hernandez all'Al-Hilal infatti, ha immediatamente eliminato una possibile trattativa per la vendita dell'esterno sinistro Angeliño in Arabia Saudita, una mossa che avrebbe potuto portare alla società ben 25 milioni di euro, con un margine netto di plusvalenza di 20 milioni.
Tuttavia, le difficoltà non si fermano qui. Con Ricky Massara al timone, dopo il tumultuoso passaggio di consegne dal precedente direttore sportivo, la Roma è impegnata in una difficile operazione di bilanciamento tra esigenze tecniche e imperativi finanziari. In mancanza dei profitti attesi, Massara ha dovuto riorientare il suo lavoro, concentrandosi più sui numeri che sul campo. Il focus è ora indirizzato a trovare soluzioni rapide ed efficaci che soddisfino i criteri di controllo dell'UEFA, a seguito dell'intesa di risanamento siglata con il gruppo Friedkin nel 2022.
La strategia di Massara è chiara ma complessa: la Roma deve generare una decina di milioni di plusvalenze per mantenere sani i bilanci. Non basta incamerare ricavi; la vera sfida è nello spazio tra prezzo di vendita e costo d'acquisto, al netto degli ammortamenti. Il tentativo è quello di non sacrificare i talenti più brillanti come Svilar, N'Dicka e Koné. Vi è dunque un pentolone di trattative sottobanco pronte a vedere la luce, dove ogni tassello del puzzle può fare la differenza.
Tra i giocatori che Papa Massara potrebbe offrirsi di portare al macello del calciomercato ci sono il versatile Celik che suscita interesse da squadre sia inglesi che turche, e Cristante, apprezzato sia in Italia che all'estero. Anche il giovane Cherubini sta suscitando interesse dopo essersi distinto in Serie B con la Carrarese. Si profila quindi una finestra che potrebbe fruttare qualche milione vitale per l'equilibrio finanziario.
Rimane il nodo Shomurodov, il cui trasferimento al Basaksehir o al Rennes sembra incagliarsi nella sabbia degli scambi valutari. Finora, un'offerta di 5 milioni è stata presentata, ma rappresenterebbe solo una minusvalenza che i dirigenti romani cercano di stroncare sul nascere. Dopotutto, il calciatore uzbeko è un investimento significativo e l'ultimo colpo di scena sarebbe fatale sotto il profilo del fair play finanziario.
La questione Kumbulla segue una narrativa simile. Dopo un'eccellente stagione all'Espanyol, il suo peregrinare verso una nuova dimora è quasi inevitabile. Tuttavia, anche lui rappresenta una valutazione alta, eredità del suo trasferimento dal Verona a cifre considerevoli, e un addio incolore non costituirebbe altro che un'aggravante per le finanze.
Il tempo scorre verso il 30 giugno e l'orologio tesse una tela di ansia crescente sopra le ambizioni economiche e sportive della Roma. Questo è il momento della verità per Massara e per un management che lavora dietro le quinte per costruire quella che potrebbe essere una nuova era di successi. I tifosi, come sempre, stanno alla finestra, aspettando di leggere nuovi capitoli nella saga eterna del calcio giallorosso.
