Prima di procedere
Un residente di Hong Kong è al centro di un'incredibile storia di ingegno e controversia, avendo saputo sfruttare a suo vantaggio le lacune del sistema fiscale giapponese. Il protagonista di questa vicenda ha utilizzato un proprio algoritmo per generare guadagni stellari nel settore delle scommesse in Giappone, accumulando, in pochi anni, miliardi di yen.
Dal 2019 al 2021, questo algoritmo sorprendentemente efficiente ha fruttato oltre 6,1 miliardi di yen, pari a circa 40 milioni di dollari. La strategia del residente di Hong Kong si è avvalsa della complicità di due cittadini giapponesi che gestivano gli aspetti operativi della truffa. I due, con l'aiuto dei loro colleghi, hanno coinvolto circa 60 persone per aprire conti destinati a effettuare scommesse di massa, facilitando così le operazioni finanziarie necessarie per il successo del sistema.
In un tiro alla fune tra ingranaggi legali ed esenzioni burocratiche, una parte di questa operazione redditizia ha attirato l'attenzione delle autorità fiscali. Infatti, 2,6 miliardi di yen, corrispondenti a circa 17 milioni di dollari, non sono stati dichiarati al fisco. Ciò ha portato il NTA (Agenzia delle Entrate Giapponese) a prendere provvedimenti formali nel 2024 contro i due complici giapponesi, che alla fine hanno ammesso la loro colpevolezza e saldato quanto dovuto.
Questa vicenda, però, presenta un elemento paradossale. Il mastermind di Hong Kong ha trattenuto il 90% dei profitti, riuscendo a sfuggire alle maglie della giustizia grazie a un vantaggio giurisdizionale: non essendo residente in Giappone, egli non è soggetto alle leggi fiscali giapponesi, e per il momento non è stato perseguito. La sua residenza a Hong Kong è, infatti, una fortezza legale che gli ha permesso di mantenere la propria libertà, oltre che la sua fortuna accumulata illegalmente.
Questo caso solleva questioni importanti sul modo in cui le scommesse e i sistemi fiscali internazionali interagiscono, evidenziando la necessità di una maggiore cooperazione tra le autorità fiscali globali per colmare le lacune che possono essere sfruttate da individui con pochi scrupoli. Pur rimanendo nell'ombra, il protagonista di questa storia è diventato il simbolo di come l'abilità e l'opportunismo possano trasformarsi in guadagni enormi, se non adeguatamente regolamentati.
L'intero scandalo mette in luce non solo l'intelligenza dietro la creazione e l'implementazione di un algoritmo così redditizio, ma anche le complesse dinamiche della legalità internazionale. I regolatori fiscali di tutto il mondo potrebbero dover ripensare le loro strategie per evitare che situazioni simili si ripetano in un'era in cui la tecnologia evolve molto più velocemente delle normative legali.
