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Secondo un'analisi approfondita di Bloomberg Intelligence, la crescente domanda di elettricità sta spingendo massicci investimenti nel settore dell'energia nucleare negli Stati Uniti. Si prevede un apporto di ben 350 miliardi di dollari entro il 2050, traducendosi in un significativo incremento del 63% nella produzione energetica complessiva. Questo sviluppo è principalmente motivato dalla necessità di affrontare l'enorme consumo di energia dei data center che supportano l'intelligenza artificiale.
Nonostante il fascino dell'energia nucleare, rinomata per la sua totale assenza di emissioni di carbonio, rimangono alcune sfide significative da affrontare. Negli USA, i costi operativi restano elevati e i tempi per la costruzione di nuovi reattori sono notevolmente lunghi. Ulteriori ostacoli emergono dalla carenza di personale specializzato e dalla limitata disponibilità di combustibile prodotto localmente. Inoltre, le infrastrutture normative richiedono un sostanziale aggiornamento per facilitare un'espansione efficace.
È interessante notare che nel corso del XXI secolo, solo tre reattori nucleari tradizionali sono stati completati negli Stati Uniti, e al momento non ci sono ulteriori progetti in costruzione. Tuttavia, le analisi suggeriscono che il settore nucleare è pronto per una notevole rinascita, spinto anche dalle politiche governative in favore di un'importante espansione.
L'amministrazione americana ha annunciato nel 2024 l'intenzione di triplicare la capacità degli impianti nucleari entro il 2050, con un ordine esecutivo del presidente che punta addirittura a quadruplicarla. Bloomberg sottolinea che questa espansione sarà alimentata in gran parte dall'adozione di reattori modulari di piccole dimensioni, noti come SMR (Small Modular Reactors). Questi reattori rappresentano una tecnologia di nuova generazione progettata per abbattere i costi e i tempi di costruzione, adeguandosi perfettamente alle necessità dei sempre più esigenti data center.
Tuttavia, al momento non esistono ancora prototipi commerciali di SMR, né negli Stati Uniti né nel resto del mondo, il che pone un interrogativo importante sulla tempistica della loro adozione su larga scala. Secondo le proiezioni degli esperti di Bloomberg Intelligence, il settore nucleare dovrebbe crescere di soli 9 gigawatt nel prossimo decennio, includendo tutti i tipi di reattori esistenti. La diffusione in larga misura dei reattori SMR è attesa non prima del 2035.
Il potenziamento delle capacità energetiche a zero emissioni di carbonio è oggi un tema di cruciale importanza. Recentemente, è stata emessa una sospensione per la chiusura delle centrali a carbone negli Stati Uniti, al fine di rispondere alla crescente necessità di energia da parte dei data center. Nell'luglio 2025, il Dipartimento dell'Energia ha autorizzato l'uso di terreni federali per ridurre i tempi di costruzione di nuovi data center e centrali elettriche. Secondo un rapporto di Deloitte, le centrali nucleari potrebbero superare il 10% della futura richiesta energetica dei data center negli USA, ma sarà imperativo accelerare rapidamente la costruzione di nuovi impianti per rispondere alle necessità del mercato.
