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Nel mondo dello sviluppo dei videogiochi, dove la tecnologia avanza a velocità impressionante, creare esperienze di gioco capaci di stupire è una sfida sempre più avvincente, soprattutto per i team indipendenti di piccole dimensioni. Guillaume Broche, alla guida di Sandfall Interactive e direttore di Clair Obscur: Expedition 33, ha recentemente condiviso gli strumenti e le strategie che hanno permesso al suo team, composto da soli 30 membri, di progettare un gioco competitivo con le produzioni dei grandi studi. Questo grazie alle tecnologie emergenti, come l'Unreal Engine 5.
In un'intervista esclusiva concessa alla rivista Automaton, Broche ha approfondito la metodologia produttiva caratteristica di Sandfall e l'importanza cruciale dell'adattarsi alle nuove tecnologie. Secondo il direttore, queste innovazioni facilitano risultati straordinari anche per piccoli team indipendenti, risultati che erano difficili da immaginare solo pochi anni fa. "La capacità di adattarsi velocemente a nuovi metodi di lavoro è stata veramente fondamentale", ha affermato, sottolineando come le moderne tecnologie abbiano rivoluzionato lo sviluppo di giochi dall'estetica e prestazioni particolarmente avanzate.
Un altro tema cruciale dell'intervista è stata la gestione delle risorse limitate. In un'epoca in cui grandi budget e team estesi sembrano dominare il settore, Sandfall adotta una filosofia differente, focalizzandosi sull'essenziale della loro visione creativa. Questo approccio, secondo Broche, garantisce rispetto per il tempo dei giocatori e previene il rischio di un allungamento artificiale dell'esperienza di gioco, garantendo un'esperienza autentica e ben bilanciata.
Interrogato sulle collaborazioni esterne, Broche ha spiegato che non hanno trasformato radicalmente il gioco, ma piuttosto arricchito il prodotto finale con elementi aggiuntivi, come traduzioni extra e una colonna sonora orchestrale, senza deviare dall'essenza della narrazione originale che Sandfall intendeva raccontare. Questo dimostra come una collaborazione sinergica con partner esterni possa alzare il valore di un progetto, preservandone intatta la visione originale.
Di fronte alla domanda provocatoria su cosa sarebbe cambiato con risorse illimitate, Broche ha risposto con convinzione: "Non credo avremmo voluto aggiungere contenuti superflui. Un budget limitato aiuta a focalizzare il progetto e mantenere ciò che lo rende significativo." Questo punto di vista suggerisce che il valore di un videogioco risiede non nella sua grandezza ma nella qualità e nell'attenzione dei dettagli posti nella sua realizzazione.
Clair Obscur: Expedition 33 rappresenta una testimonianza concreta di come l'innovazione e la creatività possano fiorire anche in condizioni di risorse limitate. L'esperienza condivisa da Guillaume Broche offre una prospettiva unica su come le moderne tecnologie e una gestione oculata delle risorse possano trasformare le visioni dei piccoli sviluppatori in realtà accessibili ai giocatori di tutto il mondo.
