Prima di procedere
Inter, buona la seconda. Dopo un avvio incerto contro il Monterrey, nel corso del quale i nerazzurri non sono riusciti a superare lo stallo del pareggio, si sono finalmente riscattati ottenendo una vittoria di grande importanza contro gli Urawa Red Diamonds. Questo successo in rimonta nel girone del Mondiale per Club porta nuova linfa alla squadra e rende più immediata la qualificazione agli ottavi, un risultato che sembrava insperato dopo la deludente prestazione dell'esordio.
I tre punti sono un toccasana per il morale, anche se l'enorme dispendio di energie fisiche e mentali registrato durante la fase conclusiva della passata stagione non può essere ancora del tutto dimenticato. Le recenti vicissitudini dei nerazzurri, su tutte il cambio in panchina, hanno lasciato segni tangibili nell'animo e nel corpo dei giocatori, rendendo più complesso l'assorbimento dei nuovi arrivi, come dimostrato da Luis Henrique. Quest'ultimo, noto per la sua capacità di puntare e dribblare l'uomo, non ha ancora espresso il suo potenziale migliore.
Il tecnico Cristian Chivu sta impostando un approccio equilibrato, basato sull'alternanza di "bastone e carota". Se da un lato il tecnico accoglie con favore il comportamento professionale della squadra, non facendo mancare i suoi complimenti dopo l'incontro, dall'altro non esita a ribadire come sia necessario apportare alcuni cambiamenti. La squadra, ormai abituata alla mentalità vincente dell'era Inzaghi e ai suoi rigidi schemi, deve ora adattarsi a una nuova filosofia che mira a scuotere la stagnante routine emersa oltre un ciclo di quattro anni di successi e bel calcio.
A tal proposito, le dichiarazioni dei giocatori Sommer e Pavard mettono in evidenza la necessità di ritrovare la massima concentrazione nei momenti cruciali dei 20 minuti finali delle partite. Essi esprimono la volontà di trasformare le loro aspirazioni in azioni concrete sul campo. La vera sfida risiederà nel trovare il giusto equilibrio tra teoria e pratica, anche attraverso il mercato.
Se Chivu intende avvicinare maggiormente un centrocampista alle punte, occorrerà disporre di interpreti adatti al ruolo. Nella recente vittoria sono stati schierati giocatori come Zalewski e Sebastiano Esposito, con quest'ultimo ormai indirizzato verso un trasferimento. Il gioco della squadra è rimasto però confinato a un dominio sterile, che non avrebbe fruttato senza l'acuto di Lautaro Martinez. Guardando al futuro, il giovane Valentin Carboni potrebbe rappresentare una carta inaspettata. Classe 2005, Carboni aveva interrotto la sua ascesa a causa di un grave infortunio al legamento crociato, avvenuto otto mesi fa. Giocatore talentuoso, era stato fortemente voluto da un tecnico del calibro di De Zerbi, e anche il ct argentino Scaloni lo tiene in alta considerazione.
Prima dell'infortunio, era stato deciso di mandarlo in prestito per ritrovare la forma, ma il nuovo corso di Chivu, che mostra propensione a valorizzare i giovani, potrebbe riservare a Carboni un ruolo di primo piano. In questa maniera, l'Inter continua a colorarsi di nerazzurro, con uno sguardo ottimistico rivolto alle sfide che l'attendono nel breve termine e all'apporto dei giovani talenti del suo vivaio.
