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L'Italia del tennis è in finale di Coppa Davis! Un traguardo storico, raggiunto grazie all'impresa di Flavio Cobolli, che ha infiammato la SuperTennis Arena di Bologna. Il giovane tennista romano, classe 2002, ha compiuto un'autentica maratona sportiva, superando il belga Zizou Bergs con il punteggio di 6-4, 6-7, 7-6, in un match al cardiopalma durato oltre tre ore. Una vittoria che ha fatto esplodere di gioia il pubblico presente e che ha proiettato l'Italia verso la sua terza finale consecutiva nella prestigiosa competizione a squadre.
La partita di Cobolli è stata un vero e proprio esempio di grinta e determinazione. Il romano, sostenuto dal calore del pubblico, ha saputo reagire nei momenti di difficoltà, lottando su ogni palla e mostrando una maturità sorprendente per la sua giovane età. Dopo aver conquistato il primo set, ha subito la reazione di Bergs nel secondo, cedendo al tie-break. Ma nel terzo e decisivo set, Cobolli ha sfoderato il suo miglior tennis, annullando diverse palle break e chiudendo la partita al tie-break, tra l'esultanza dei tifosi azzurri.
"Siamo un gruppo di cinque ragazzi che mette tutto quello che ha ogni volta che scende in campo", ha dichiarato Cobolli visibilmente emozionato al termine del match. "Oggi sono riuscito a portare a casa questa vittoria grazie solamente a loro. Siamo una squadra molto unita che lotta l'uno per l'altro. Stiamo provando a raggiungere il nostro sogno. Ho sentito il calore dei tifosi, mi avete dato una grossa mano, giocare così è veramente più facile". Cobolli ha poi dedicato la vittoria alla madre, al fratello e all'amico Edoardo Bove, calciatore della Roma, presente sugli spalti.
Ma il successo di Bologna porta anche la firma di Matteo Berrettini, che nel primo match di giornata aveva superato il belga Raphael Collignon con un netto 6-3, 6-4. Il tennista romano, reduce da un periodo difficile a causa di numerosi infortuni, ha dimostrato di essere in crescita di condizione, offrendo una prestazione solida e convincente. "I pensieri sono pochi, c'è tanta felicità, tanto calore, tanto affetto e tanta voglia di lottare", ha commentato Berrettini. "Me la sono un po' complicata, scusate. Ma alla fine è andata bene, ho lottato come sempre fino alla fine, tirando fuori tutte le energie che ho in corpo. Neanche mi ricordo quanti anni avevo quando ho iniziato a sognare di poter giocare, ero con mio fratello e ricordo che fingevamo da piccoli di essere tennisti professionisti: il tempo passa veloce ma queste emozioni non passano mai".
Grande soddisfazione anche per il capitano Filippo Volandri, che ha elogiato la prestazione dei suoi ragazzi. "Mai visto nulla del genere in cinque anni, ma Flavio ci ha messo il cuore. Quando andavano male le cose, abbiamo sentito l'abbraccio del tifo. Queste sono le emozioni che ti ripagano di tutti gli sforzi durante l'anno", ha dichiarato Volandri. "Questa finale significa che abbiamo lavorato bene, visto che voglio che i ragazzi rimangano ai vertici della competizione, indipendentemente che arrivi o meno la vittoria. Ci gustiamo ancora per qualche ora questo successo, poi penseremo la finale, indipendentemente da come andrà l'altra semifinale". L'Italia attende ora di conoscere il nome dell'avversaria nella finale di Coppa Davis, con la consapevolezza di poter competere per il titolo grazie a un gruppo unito e talentuoso.
