Alla Juventus, la rosa dei candidati per il post-Motta si è ormai ristretta a due nomi: Stefano Pioli e Roberto De Zerbi. Le idee sono abbastanza chiare, ma ci sono diversi fattori da considerare, in particolare legati all'assetto societario. Gasperini, nelle ultime settimane, non è stato preso seriamente in considerazione, mentre un ritorno di Conte potrebbe entrare in contrasto con il ruolo decisionale di Giuntoli. Gli altri allenatori, come Mancini e Tudor, non sono mai stati realmente valutati. La situazione attuale è questa: si prosegue con Thiago Motta, e il suo futuro sarà valutato a giugno. Non è previsto un traghettatore, anche se dovesse esserci un altro passo falso, come quello contro l'Atalanta. Il quarto posto sarà un fattore determinante per la permanenza di Motta, ma anche l’atteggiamento della squadra fino a fine stagione e i rapporti con i giocatori saranno presi in considerazione. Non è un segreto che il feeling tra Thiago e il gruppo non sia stato ideale, e la società sta tenendo conto di questo aspetto. Se la stagione finisse con un finale positivo, Motta potrebbe restare, soprattutto in vista del Mondiale per club di metà giugno. Ma se le cose dovessero peggiorare, e senza la qualificazione alla Champions, il suo destino sarebbe segnato.
La rosa dei candidati si riduce quindi a due opzioni. Pioli ha il vantaggio di essere cresciuto nell'ambiente bianconero fin da giovane, è un allenatore che sa adattarsi al gruppo e al contesto, lavorando bene sull’organizzazione di gioco. La sua serietà e la pacatezza nei modi lo rendono un profilo perfetto per la Juventus, con il giusto equilibrio tra esperienza e capacità di adattarsi velocemente anche a grandi competizioni.
De Zerbi, d'altra parte, rappresenta la candidatura per chi auspica una vera rivoluzione tattica. Il suo stile di gioco è decisamente riconoscibile e, sebbene possa portare a una qualità offensiva straordinaria, la sua filosofia richiede tempo per essere assimilata, e il Mondiale per club così vicino potrebbe rendere difficile un impatto immediato. Inoltre, dopo i cambiamenti tattici significativi degli ultimi anni – da Sarri a Pirlo, fino al ritorno di Allegri e l'inaspettata interruzione con Thiago – un ulteriore cambio radicale potrebbe risultare troppo per un club abituato alla stabilità. Va anche detto che i tifosi bianconeri sembrano più inclini a un gioco meno basato sulla qualità della manovra. Tuttavia, De Zerbi è un allenatore di successo a livello internazionale e molto apprezzato in Europa.
La situazione è quindi ancora in evoluzione, con tre possibili scenari: confermare Motta in caso di un buon finale di stagione, scegliere Pioli per la continuità o affidarsi a De Zerbi per una svolta tattica. Il tutto, ovviamente, dipenderà anche da eventuali sviluppi all’interno della società, con voci di un possibile ritorno di Andrea Agnelli che potrebbero rimescolare ulteriormente le carte.