C'era una volta la maledizione del numero 9. Olivier Giroud era riuscito a esorcizzarla, ma ora le forze malefiche sono tornate a infestare i boschi di Milanello, estendendo la loro influenza: la maledizione sembra essersi ampliata ai centravanti del Milan, come dimostra il caso di Morata, tesserato con il numero 7. In un sorprendente colpo di scena, è passato in poche ore da attaccante titolare nel derby a probabile centravanti del Galatasaray, evidenziando una triste consuetudine riguardante gli attaccanti rossoneri degli ultimi tempi. Solo Giroud e il secondo Ibra sono scampati a questa regola.
Morata ha deluso
Il rendimento di Morata finora è stato al di sotto delle aspettative. Non si tratta di eccessive pretese: era difficile immaginare che lo spagnolo ripetesse la scorsa stagione, durante la quale aveva già segnato 19 reti con l'Atletico Madrid. Tuttavia, ci si aspettava qualcosa di più rispetto ai soli 6 gol attuali, anche a causa di un feeling mai scattato con Conceiçao. Ora Alvaro si unisce alla lunga lista di centravanti passati da Milanello senza lasciare un segno significativo, a parte le eccezioni rappresentate da Ibra e Giroud. Il Milan ha avuto diversi centravanti che, per motivi vari, non hanno mantenuto le promesse.
Gli altri flop
Mandzukic, ad esempio, ha avuto un semestre “bianco” tra gennaio e giugno 2021: 11 presenze e zero gol, tanto che ha devoluto un mese di stipendio all'associazione benefica del club. Anche Piatek, grande colpo di mercato nell'estate 2019, ha deluso, passando da 11 gol nel primo semestre a soli 5 nel secondo prima di trasferirsi all'Hertha. Higuain ha segnato 8 reti in 22 presenze nel primo semestre della stagione 2018-19, ma ha smesso di rendere dopo un infelice Milan-Juve.
Ripercorrendo la storia, troviamo Kalinic (2017-18) con 6 gol in 41 partite, sufficiente a chiudere la sua esperienza. Luiz Adriano inizialmente attirava ma ha fatto registrare solo 6 gol in 29 presenze nella prima stagione, senza mai segnare nel semestre successivo. La seconda avventura di Balotelli nel 2015-16 è stata disastrosa con sole 3 reti in 23 partite, così come quella di Destro, inseguito da Galliani, che ha messo a segno 3 gol in 15 apparizioni.
Infine, Fernando Torres, accolto tra festeggiamenti, ha segnato solo un gol tra agosto e dicembre 2014. Tornando indietro, il periodo di Pippo Inzaghi dimostra che il problema del centravanti non esisteva, mettendo in risalto le difficoltà attuali delle punte rossonere.
Fonte: gazzetta.it