Judy Murray, la madre dei celebri campioni di tennis Andy e Jamie Murray, ha rilasciato un’intervista appassionata al quotidiano The Herald, puntando il dito contro la Federazione Tennis della Scozia per la mancanza di sostegno e la conseguente crisi nello sviluppo del tennis giovanile nel paese. Secondo Judy, nonostante l'illustre carriera dei suoi figli abbia fatto da faro per il tennis scozzese, le opportunità per sfruttare questo successo per ispirare e sostenere le prossime generazioni sono state tristemente perse.
Nel suo discorso, Judy Murray non ha nascosto il suo scontento per il modo in cui il progetto di sviluppo del tennis in Scozia è stato gestito. Ha accusato i responsabili di aver lasciato morire lentamente un'iniziativa in cui pochi avevano realmente creduto fin dal principio. Andy Murray, che ha conquistato il cuore degli appassionati di tennis in tutto il mondo, avrebbe dovuto essere una figura ispiratrice per altre giovani promesse. Tuttavia, la madre dei campioni sottolinea come la situazione attuale del tennis scozzese riflette un quadro di apatia e mancanza di collaborazione simile a quello vissuto dalla Svezia, che un tempo era un bastione forte del tennis internazionale ma che ora è quasi scomparsa dalla mappa del tennis mondiale.
Più di un decennio di impegno personale e ingenti investimenti finanziari sembrano essere stati vani, lamenta Judy. Ha sperimentato in prima persona l’assenza di sostegno nonostante le ripetute promesse fatte al tennis e allo sport scozzese. Judy Murray sottolinea il ritardo culturale evidenziato dalla mancanza di entusiasmo da parte delle autorità competenti, trasformando quello che avrebbe potuto essere un brillante futuro per il tennis scozzese in un'opportunità mancata.
L’assenza di giocatori scozzesi nell’ATP è un sintomo evidente di un problema più profondo, secondo la Murray. Paragona la situazione a quella di Australia, dove figure come Lleyton Hewitt hanno riacceso la passione nel pubblico, ma ciò è stato possibile solo grazie a investimenti massicci e una visione a lungo termine all'interno del movimento sportivo nazionale. La madre dei Murray sottolinea che creare delle strutture non basta; ci vogliono anche allenatori con veri obiettivi di crescita, motivazione e dedizione totale per coltivare giocatori capaci di competere a livello mondiale.
Judy Murray, riflettendo sulla sua esperienza personale e sul successo dei suoi figli, ammette di non sapere esattamente come i suoi figli siano riusciti a raggiungere tali altezze nello sport senza supporto istituzionale adeguato, anche se essi rappresentano una prova inconfondibile che il successo è raggiungibile. Tuttavia, esprime il suo rammarico per il fatto che l'enorme patrimonio di esperienza accumulato nel corso degli ultimi trent'anni non sia stato sfruttato per promuovere il tennis in Scozia.
Judy conclude con un appello alla nuova generazione di tennisti e agli enti governativi affinché si assumano la responsabilità di cambiare la situazione attuale, con la speranza che i sacrifici e gli insegnamenti di oggi possano portare a un futuro tennistico più prospero per la Scozia.