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Il mondo del calcio saluta un'altra icona: Dries Mertens ha annunciato ufficialmente il suo ritiro, mettendo fine a una carriera straordinaria che si è snodata nel corso di oltre due decenni. Nato a Leuven, in Belgio, nel 1987, Mertens ha fatto il suo esordio nel calcio professionistico nel 2005 con la maglia dell'AGOVV Apeldoorn, ponendo le basi per una carriera che l'avrebbe portato sui più prestigiosi palcoscenici d'Europa e del mondo.
Il suo legame più profondo e duraturo è indubbiamente stato con il Napoli, il club con cui ha scritto la maggior parte della sua storia calcistica. Arrivato all'ombra del Vesuvio nel 2013, in nove intensi anni, Mertens è diventato nel cuore dei tifosi il simbolo di passione e fedeltà. Con 148 gol segnati, detiene il record di miglior marcatore nella storia del club. Insieme ai compagni, ha alzato al cielo una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, conquistando l'amore incondizionato dei partenopei grazie ai suoi gol spettacolari e alla sua indomita determinazione.
Il prossimo 5 luglio, Mertens giocherà la sua ultima partita allo stadio Tehelne Pole di Bratislava, condividendo il campo con un altro simbolo del Napoli, Marek Hamsik. Quella data segnerà non solo la fine della sua carriera, ma anche un omaggio a una delle amicizie sportive più speciali mai viste nel calcio moderno. Con un post emozionante sui social, Mertens ha dichiarato: "Grande Marek, non vedo l'ora di giocare l'ultima partita con te. Ho smesso col calcio e per l'ultima volta metterò le scarpe solo per te, perché resti il capitano e l'uomo più forte con cui ho giocato".
Dopo la scintillante carriera con il Napoli, nel 2022 Mertens ha intrapreso una nuova avventura unendosi al Galatasaray in Turchia. Anche in un contesto completamente diverso, Mertens non ha tradito le aspettative, offrendo contributi essenziali che hanno guidato la squadra alla conquista di tre titoli consecutivi in Süper Lig e di una Coppa di Turchia. Solo nell'ultima stagione, ha messo la sua firma su 18 assist e 9 reti in 35 presenze, dimostrando ancora una volta la sua innata capacità di influenzare il gioco.
Tuttavia, a spingere Mertens verso la decisione di ritirarsi sono stati i limiti fisici sempre più pressanti. L'età comincia a farsi sentire, e dopo quasi vent'anni di calcio ad alti livelli, le ferite e i dolori fisici diventano sempre più difficili da gestire. Dolori persistenti dopo gli allenamenti e le partite hanno limitato le sue capacità nelle recenti stagioni, portandolo a riflettere sul momento giusto per dire basta.
Con la nazionale belga, Mertens ha collezionato 109 presenze, giocando un ruolo cruciale nello sviluppo di una delle generazioni più talentuose del Belgio. Ha partecipato a numerosi Mondiali ed Europei, contribuendo a portare la sua nazionale tra le élite del calcio mondiale.
Quella di Dries Mertens è una storia di successo, punteggiata dall'affetto e dalla gratitudine dei tifosi, dall'impegno costante, e dall'amore incondizionato per il calcio. Anche se il folletto belga appenderà gli scarpini al chiodo, il suo impatto sul gioco e nella memoria degli appassionati è destinato a durare per sempre, come un esempio di grinta, talento e passione. Con il suo addio, se ne va un pezzo di storia del calcio moderno.
