Maxi processo ai capi ultra di Milan e Inter: pioggia di condanne

Maxi processo ai capi ultra di Milan e Inter: pioggia di condanne

Pene severe per 16 imputati, tra cui i leader delle curve milanesi, per crimini legati a omicidi e associazioni a delinquere

A Milano , un processo di portata storica si è concluso con una serie di condanne che totalizzano quasi 90 anni di carcere, segnando un colpo decisivo alla rete criminale tra le curve del San Siro . È l'epilogo di un'inchiesta complessa, avviata dai magistrati della Dda, Paolo Storari e Sara Ombra , culminata in un'operazione che ha visto 19 arresti durante il maxi blitz 'doppia curva' lo scorso settembre. Questo processo abbreviato ha portato a galla connessioni inquietanti tra le due storiche tifoserie del Milan e dell' Inter , con un'ampia gamma di crimini che vanno dall'omicidio al tentato omicidio, fino alle associazioni per delinquere con tanto di legami con la 'ndrangheta .

Le condanne pronunciate dal giudice Rossana Mongiardo toccano tutti i 16 imputati coinvolti. Le sentenze più dure sono state inflitte a Luca Lucci , capo della Curva Sud Milanista, e Andrea Beretta , ex leader della Curva Nord Interista, entrambi condannati a 10 anni di reclusione. Beretta, collaboratore di giustizia dall'anno scorso, è stato accusato di svariati reati, incluso l'omicidio di Antonio Bellocco , membro direttivo della tifoseria interista e legato a famiglie della 'ndrangheta. Grazie alla sua collaborazione, Beretta ha beneficiato delle attenuanti previste per i pentiti e ha contribuito a fare luce su alcuni casi irrisolti, come l'omicidio nel 2022 del capo ultrà Vittorio Boiocchi.

Le sentenze non si esauriscono qui. Daniele Cataldo , vice di Lucci, ha ricevuto anch'egli una condanna a 10 anni per il ruolo di esecutore materiale nel tentato omicidio dell'ultrà Enzo Anghinelli nel 2019. Quest'ultimo si era costituito parte civile, ottenendo un risarcimento e dichiarando che “giustizia è stata fatta”. Inoltre, altri membri delle tifoserie, come Marco Ferdico e Debora Turiello , sono stati condannati rispettivamente a otto anni e due anni con la pena sospesa.

Il Milan , l' Inter e la Lega Serie A erano presenti come parti civili nel processo, richiedendo un risarcimento per i danni d'immagine subiti. La giustizia ha riconosciuto provvisionali di risarcimento, fissando una somma di 20.000 euro per la Lega Serie A e 50.000 euro ciascuna per Inter e Milan. Carichi società Li avevano già chiarito la loro posizione ferma contro ogni forma di violenza e delinquenza legata al tifo, come espresso dal portavoce del Milan: “Il tifo rossonero deve essere sano e privo di qualsiasi comportamento illecito”.

Nonostante le dure condanne, i difensori, tra cui gli avvocati Mirko Perlino e Jacopo Cappetta , intendono impugnare le sentenze, preparandosi per l'appello. Una decisione che apre nuovi capitoli legali in questo intricato caso che ha scosso il mondo del calcio italiano e le sue curve storiche. Questo processo, definito dai media un punto di svolta, non solo per la sua severità ma anche per la delineazione dei fitti legami esistenti tra criminalità organizzata e mondo del calcio, lascia un'impronta indelebile e un monito per il futuro delle tifoserie negli stadi italiani.

Pubblicato Mercoledì, 18 Giugno 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 18 Giugno 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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