Continuano a giungere numerosi messaggi di sostegno a Papa Francesco, in un momento in cui il Santo Padre sta affrontando una convalescenza. Tra coloro che esprimono auguri di pronta guarigione ci sono le leggende del calcio italiano e argentino, come i Campioni del Mondo del 2006 Andrea Pirlo e Cristian Zaccardo, affiancati dai Campioni del Mondo del 2022 Angel Di Maria ed Enzo Fernandez.
Anche Gravina per il Papa
I presidenti delle rispettive federazioni calcistiche nazionali, Gabriele Gravina per la FIGC e Claudio Tapia per l'AFA, hanno anche unito le loro voci a questo affettuoso messaggio. Tutti i video sono stati caricati sull’account Instagram @weplay.forpeace. Numerosi campioni e protagonisti della "Partita per la Pace" hanno inviato i loro messaggi di affetto e incoraggiamento al Santo Padre in occasione del XII anniversario del suo Pontificato, esprimendo desiderio di una rapida ripresa.
La Partita per la Pace
Tra le celebrità del calcio ci sono nomi illustri come Neymar, Ivan Rakitic, Ciro Ferrara, Sebastian Frey, il legendario Pibe Valderrama, Iker Muniain, Ricardo Lopez e Shota Arveladze. La "Partita per la Pace" è un'iniziativa interreligiosa e benefica voluta fortemente da Papa Francesco sin dall'inizio del suo Pontificato. Essa mira a trasmettere, attraverso il coinvolgimento di grandi calciatori e leggende del calcio, i valori fondamentali della pace e della fraternità tra i popoli, valori seriamente minacciati negli ultimi anni, specialmente alla luce del complesso panorama internazionale caratterizzato da crescenti tensioni.
Nelle tre edizioni di questo evento, più di 120 giocatori di diverse religioni e credenze hanno partecipato, contribuendo così al sostegno di vari programmi della Scholas Occurrentes, un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro fondata da Papa Francesco nel 2013, il cui obiettivo è trasformare l'educazione e promuovere l'inclusione sociale. Attraverso queste iniziative, il Papa continua a diffondere messaggi di unità e solidarietà, sottolineando l'importanza di unirsi in nome della pace.
Fonte: lapresse.it