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La tecnologia di raffreddamento tramite metallo liquido, fiore all'occhiello di Sony per la PlayStation 5, torna a far discutere. Introdotta per garantire prestazioni elevate e temperature stabili anche sotto carico intenso, questa soluzione ingegneristica si sta rivelando un'arma a doppio taglio. Già nei mesi scorsi, diverse segnalazioni avevano evidenziato come il metallo liquido, in caso di applicazione non ottimale o a causa del naturale degrado nel tempo, potesse fuoriuscire e causare malfunzionamenti, in alcuni casi anche gravi.
Negli ultimi tempi, Sony ha introdotto alcune modifiche a livello progettuale. Sia la PS5 Pro (ancora non ufficialmente annunciata, ma di cui si vocifera insistentemente), sia alcuni modelli più recenti della console base, presentano accorgimenti studiati per limitare questo rischio. Tuttavia, secondo un tecnico specializzato, queste migliorie potrebbero non essere sufficienti a scongiurare completamente il problema.
L'allarme arriva dal modder e tecnico di assistenza modyfikatorcasper, che su X ha condiviso un nuovo caso riguardante una PlayStation 5 Slim, modello CFI-2016. La console, con meno di un anno e mezzo di utilizzo, presentava già danni riconducibili al deterioramento del metallo liquido. Il problema, secondo il tecnico, non dipende tanto dalla posizione della console (tema nevralgico di molte discussioni online), quanto dalla qualità dell'applicazione del metallo liquido e dal naturale degrado del materiale esposto a cicli termici prolungati. La conclusione di modyfikatorcasper è che tutte le PS5, indipendentemente dal modello o dalla loro posizione, potrebbero prima o poi necessitare di un intervento di manutenzione.
Molte delle problematiche emerse finora riguardano esemplari più datati della PS5, ma la frequenza delle segnalazioni suggerisce che la questione sia più diffusa di quanto inizialmente previsto. Resta da capire se le revisioni più recenti, come il modello CFI-2100, rappresentino un reale passo avanti nella risoluzione del problema. Solo un utilizzo prolungato nel tempo potrà effettivamente verificare se l'applicazione del metallo liquido è stata migliorata al punto da prevenire il degrado e ridurre drasticamente il rischio di perdite.
Il metallo liquido utilizzato nelle PlayStation 5 è una lega di gallio e indio, nota per le sue eccellenti proprietà di conduzione termica. Queste proprietà permettono di trasferire il calore dal processore (CPU e GPU) al sistema di raffreddamento in modo più efficiente rispetto alle tradizionali paste termiche. Tuttavia, il gallio è anche noto per la sua capacità di corrodere altri metalli, in particolare l'alluminio, che è un materiale comune nei dissipatori di calore. Per questo motivo, l'applicazione del metallo liquido richiede una particolare attenzione e l'utilizzo di materiali compatibili.
La fuoriuscita del metallo liquido può causare cortocircuiti e danni permanenti ai componenti della console. La corrosione può anche compromettere l'efficacia del sistema di raffreddamento, portando a un aumento delle temperature e, in ultima analisi, a un calo delle prestazioni o a un guasto completo della console.
Sony non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla questione del metallo liquido, ma le modifiche apportate ai modelli più recenti della PS5 suggeriscono che l'azienda è consapevole del problema e sta lavorando per risolverlo. Resta da vedere se queste modifiche saranno sufficienti a prevenire i futuri problemi. Nel frattempo, i possessori di PlayStation 5, soprattutto quelli dei modelli più datati, dovrebbero prestare attenzione a eventuali segnali di malfunzionamento, come un eccessivo surriscaldamento o rumori strani provenienti dalla console. In caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi a un centro di assistenza specializzato.
