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Le azioni di Spotify hanno subito un netto calo, perdendo oltre l'8% in valore, a seguito della pubblicazione di risultati finanziari deludenti per il secondo trimestre del 2025. La piattaforma di streaming musicale non è riuscita a rispettare le aspettative di Wall Street, con ricavi inferiori alle previsioni nonostante un incremento del numero di utenti attivi. Secondo quanto dichiarato dalla società, i risultati sono stati influenzati dall'aumento dei costi relativi al personale, promozioni e servizi, oltre a un impegno significativo di €115 milioni destinati ai programmi sociali.
Nel dettaglio, i ricavi trimestrali di Spotify hanno raggiunto €4,19 miliardi, segnando un aumento del 10% rispetto ai circa €3,81 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, ma risultando comunque al di sotto delle attese degli analisti, che si attestavano sui €4,26 miliardi. Ad accentuare la delusione degli investitori è stato l'annuncio di una perdita netta di €86 milioni, pari a €0,42 per azione, un brusco scostamento rispetto alle aspettative di un guadagno di €1,90 per azione. In contrasto, nel secondo trimestre del 2024 il servizio aveva registrato un utile netto di €225 milioni, pari a €1,10 per azione.
Le previsioni per il terzo trimestre del 2025 non lasciano ben sperare: i ricavi previsti di circa €4,2 miliardi sono inferiori alle stime precedenti di StreetAccount, fissate a €4,47 miliardi. La società ha fatto notare che il tasso di cambio ha avuto un impatto significativo, influenzando i risultati per oltre 490 punti base.
Nonostante le difficoltà, il numero di utenti attivi mensilmente sulla piattaforma è salito dell'11%, raggiungendo i 696 milioni. Anche i sottoscrittori paganti hanno visto un incremento del 12%, arrivando a 276 milioni. Spotify si pone l'obiettivo di raggiungere i 710 milioni di utenti attivi mensili nel prossimo trimestre, con 281 milioni di abbonati paganti.
Tra le innovazioni recenti, spicca il lancio, nel secondo trimestre, di un abbonamento per l'uso di DJ basati su IA. Spotify ha riferito che l'interesse per questo nuovo servizio è raddoppiato nel corso dell'ultimo anno. Inoltre, la funzionalità relativa agli audiolibri è stata estesa a quattro nuovi mercati.
Da non sottovalutare è anche la lieve contrazione dei ricavi pubblicitari, calati dell'1% a €453 milioni, rispetto ai €456 milioni dell'anno precedente. Tuttavia, Spotify intende ampliare le sue entrate pubblicitarie nel secondo semestre del 2025, concentrandosi su nuovi strumenti pubblicitari. Tra i vari settori promettenti da esplorare figurano l'automazione della pubblicità e settori aziendali emergenti.
Il CEO di Spotify, Daniel Ek, ha commentato i risultati finanziari evidenziando che, sebbene il quadro attuale sia insoddisfacente, la dirigenza resta fiduciosa nei progetti futuri dell'azienda. Ha ribadito che i problemi risiedono più nell'esecuzione che nella strategia, ma si è detto fiducioso di poter riportare Spotify sulla giusta traiettoria.
Nel 2024, Spotify era riuscita a chiudere l'anno con un profitto per la prima volta, grazie a una strategia focalizzata sulla riduzione dei costi e sull'aumento del numero di abbonati. Il personale dell'azienda è aumentato a oltre 7300 dipendenti entro la fine del trimestre di riferimento. L'anno scorso, le azioni di Spotify avevano visto un incremento del 57%, riflettendo un piano di buyback di un valore di $1 miliardo.
