George Weah, pur essendo un tifoso della Juventus, è un'icona del Milan. L'ex attaccante, che ha ricoperto il ruolo di presidente della Liberia dal gennaio 2018 al gennaio 2024, è stato protagonista questa sera al Festival dello Sport di Trento. Dal palco ha ricordato il suo arrivo al club rossonero, come riportato dal portale online de La Gazzetta dello Sport, organizzatrice dell'evento: "Mi hanno fatto sentire subito a casa mia, fin dal primo giorno. Berlusconi, Galliani, i compagni di squadra e l’affetto dei tifosi, è stata un’esperienza incredibile che ricordo ancora oggi. E pensare che ero tifoso della Juve, ma contro i bianconeri segnavo spesso, anche se una volta ho sbagliato un rigore.”
Si è parlato anche di chi veste oggi il bianconero, ossia suo figlio Timothy. George Weah ha raccontato: “Quando è stato il momento di scegliere, Timothy mi ha detto che era cresciuto con i suoi amici di New York e che si sentiva di giocare nella nazionale degli Stati Uniti. È stata un’opportunità da cogliere, e non c’era motivo per impedirglielo. Sono felice per lui e sono convinto che abbia ancora molti margini di miglioramento." Weah ha poi rivelato un aneddoto di mercato: “Avevo parlato di mio figlio anche a Paolo Maldini, che lo stava tenendo d'occhio per il Milan. Alla fine, però, è stata la Juventus a prenderlo". Fonte: tuttomercatoweb.com