Prima di procedere
La Juventus si prepara a una svolta tattica sotto la guida di Luciano Spalletti. Arrivato sulla panchina bianconera in sostituzione di Tudor, Spalletti ha ereditato una squadra con un assetto ben definito, ma gli impegni serrati tra Serie A e Champions League non gli hanno concesso il tempo necessario per imprimere immediatamente la sua impronta. Ora, la sosta per le Nazionali rappresenta l'occasione ideale per un cambio di rotta significativo.
L'obiettivo principale di Spalletti è abbandonare la difesa a tre ereditata da Tudor per abbracciare il suo classico 4-3-3, un modulo che ha caratterizzato la sua carriera e che potrebbe rappresentare la chiave per sbloccare il potenziale offensivo della squadra. Dopo le prime tre partite sotto la sua gestione, il tecnico toscano ha maturato la convinzione che la Juve necessiti di maggiore ampiezza, fluidità e soprattutto, di un utilizzo più efficace delle risorse offensive a sua disposizione.
In particolare, Spalletti punta molto su giocatori come Zhegrova, una delle note più positive del derby contro il Torino. Il tecnico ha elogiato la sua rapidità e imprevedibilità, vedendo in lui una potenziale spina nel fianco per le difese avversarie. Anche Conceiçao, esterno capace di saltare l'uomo e creare superiorità numerica, rientra nei piani di Spalletti per rivitalizzare l'attacco bianconero.
Il passaggio al 4-3-3 consentirebbe inoltre di valorizzare al meglio le caratteristiche di Vlahovic e Yildiz, due giovani talenti su cui la Juventus punta per il futuro. Un centrocampo più dinamico e tecnico, con giocatori capaci di inserirsi in fase offensiva e di garantire un adeguato supporto alla difesa, è un altro elemento chiave del progetto di Spalletti.
La sosta per le Nazionali si trasforma quindi in un vero e proprio laboratorio tattico per la Juventus. Spalletti intende sfruttare questo periodo per testare la nuova veste bianconera, plasmando una squadra più propositiva, meno attendista e finalmente capace di sfruttare appieno il potenziale offensivo a sua disposizione. I numeri parlano chiaro: escludendo i rigori trasformati da Vlahovic e Yildiz contro l'Udinese, l'ultimo gol su azione di un attaccante juventino in Serie A risale addirittura al 20 settembre, con la conclusione dalla distanza di Conceiçao contro il Verona.
In difesa, il passaggio al 4-3-3 potrebbe portare a una nuova distribuzione dei ruoli, con Gatti e Kelly a contendersi una maglia da titolare al centro della retroguardia (insieme a Bremer e Rugani), mentre Kalulu e Cambiaso sarebbero chiamati a garantire copertura e spinta sulle fasce. Spalletti è determinato a costruire una Juventus più solida, equilibrata e soprattutto, capace di tornare a competere per i vertici del campionato e delle coppe europee.
Il nuovo assetto tattico mira a dare maggiore libertà creativa agli esterni d'attacco, permettendo loro di puntare l'uomo e creare occasioni da gol. Allo stesso tempo, il centrocampo a tre dovrà garantire maggiore copertura e filtro, proteggendo la difesa e consentendo ai difensori di concentrarsi sulla marcatura degli attaccanti avversari. In definitiva, Spalletti punta a creare una squadra più compatta e organizzata, capace di esprimere un gioco più fluido e propositivo.
