Prima di procedere
La generazione attuale di console sembra quasi non essere decollata: tra titoli cross gen, rinvii e frequenti piattaforme non ottimizzate, ci si può chiedere se sia mai esistita realmente. Ma mentre il tempo avanza inesorabile, si inizia già a discutere seriamente della prossima generazione, quella che avrà per protagoniste la PlayStation 6 e la futura Xbox, qualunque sia la sua forma finale.
A fornirci qualche dettaglio preliminare sulla prossima generazione è il noto insider KeplerL2. Partecipando a un topic su NeoGAF, ha condiviso informazioni cruciali su PS6 e sulla futura Xbox, in un contesto strettamente collegato all'annuncio della recente collaborazione tra Microsoft e AMD. Quest'ultima, ufficializzata giusto pochi giorni fa, prevede l'impiego dei chip AMD nelle console di prossima generazione, siano esse console tradizionali o innovative unità handheld.
Dunque, iniziare a parlare di next-gen non è più un'espressione campata in aria, bensì il risultato diretto dell'accordo tra AMD e la casa di Redmond. Questa partnership promette di portare significative innovazioni tecnologiche, sia per chi gioca in salotto che per chi porta il gaming con sé in movimento.
Entrando nei dettagli più tecnici, lo scenario delineato da KeplerL2 ci offre una prima visione delle console di prossima generazione. Entrambi i dispositivi adotteranno la nuova architettura UDNA di AMD per le loro GPU. Si tratta dell'evoluzione naturale del predecessore RDNA, che avrebbe dovuto prendere il nome di RDNA 5. Secondo le indiscrezioni iniziali, ci aspettiamo un miglioramento del 20% in termini di performance raster, con un incremento addirittura doppio nelle capacità di ray tracing e intelligenza artificiale rispetto a RDNA 4.
Questa transizione a UDNA rappresenta una piccola rivoluzione rispetto alla generazione attuale. Le console Xbox Series X e Series S utilizzano GPU basate su RDNA 2, mentre la PlayStation 5, al momento del lancio, comprendeva un'architettura ibrida tra RDNA 1 e RDNA 2. PlayStation 5 Pro ha successivamente sposato completamente, e persino superato in parte, l'architettura RDNA 2.
Secondo quanto riferito da KeplerL2, Microsoft potrebbe essere in vantaggio nel lancio, presentando la sua nuova proposta già nel 2026, con quasi un anno di anticipo rispetto alla PlayStation 6. Le differenze architetturali tra le piattaforme non dovrebbero essere particolarmente pronunciate, vista la base comune che verrebbe personalizzata separatamente da Sony e da Microsoft. L'insider ridimensiona il ruolo delle due aziende, suggerendo che spesso le modifiche all'architettura di base non sono altro che riproposizioni delle tecnologie AMD sotto altro nome o necessarie per la retrocompatibilità.
Nascono però dubbi sulla assenza della cache 3D nelle GPU UDNA, un elemento che potrebbe ridimensionare le aspettative circa le capacità delle prossime console. Nonostante le informazioni attuali non permettano di tracciare un quadro completo della potenza delle nuove console, un incremento modesto del 20% nelle prestazioni raster per CU rispetto a RDNA 4 suggerisce che il cammino scelto sia quello di dotare di GPU più grandi e complesse.
Il noto Mark Cerny, principale figura dietro le ultime generazioni di PlayStation, ha espresso il suo parere sul tema, rivelato durante l'analisi della PS5 Pro. Secondo Cerny, stiamo rapidamente raggiungendo il limite di ciò che è possibile proporre in termini di pura potenza GPU. In questo contesto, il vero balzo generazionale dipenderà dalle tecniche AI, come la ricostruzione dell'immagine e la generazione di frame. Proprio sotto questo aspetto, l'architettura UDNA promette di essere rivoluzionaria, con un raddoppio delle prestazioni.
Queste innovazioni potrebbero rendere l'evoluzione del PSSR (PlayStation Shader Remastering) e di altre tecnologie simili a marchio Microsoft i veri punti di forza della prossima generazione di console. L'attesa cresce esponenzialmente, mentre gli appassionati di gaming di tutto il mondo restano in fervente attesa di ulteriori dettagli.
