Prima di procedere
Claudio Ranieri è ormai sulla bocca di tutti. Dopo una lunga carriera ricca di successi e sfide, il tecnico potrebbe essere sul punto di abbracciare una delle sfide più prestigiose: guidare la Nazionale Italiana di Calcio. Le voci si rincorrono in seguito alla conferma che non esiste alcuna incompatibilità legale tra il suo possibile ruolo di commissario tecnico e quello attuale di senior advisor per il presidente della Roma, Dan Friedkin.
Le specifiche normative della Figc, in particolare l'articolo 40 del regolamento del settore tecnico, stabiliscono alcuni paletti chiari per quanto riguarda il doppio incarico di un tecnico. Quest'articolo, infatti, chiarisce che gli allenatori delle squadre nazionali, durante la stessa stagione sportiva, non possono legarsi contrattualmente ad alcun club. Tuttavia, il ruolo di consulente di Ranieri per la Roma non prevede un tesseramento formale, rendendolo di fatto compatibile con l'incarico di CT. La Federcalcio ha sottoposto la questione a scrupolose verifiche legali e non ha riscontrato alcuna contrarietà alle norme federali vigenti.
Un parallelo interessante si può fare con Zlatan Ibrahimovic, che nel 2024-25 vestì i panni di advisor per il fondo RedBird, proprietario del Milan, senza mai entrare ufficialmente nell'organigramma del club. Similmente, Ranieri manterrebbe il suo ruolo di consulente per la Roma senza influire sul suo incarico con la Nazionale, avendo già dimostrato in passato la sua competenza e trasparenza professionale.
Da via Allegri, sede della Federcalcio, giungono quindi segnali di fiducia nella transizione di Ranieri verso la guida degli Azzurri. La sua nomina rappresenterebbe una scelta di continuità ed esperienza, basandosi su una carriera che ha pochi eguali nel mondo calcistico. La capacità di gestire pressioni mediatiche e responsabilità su scala mondiale rende Ranieri il candidato naturale per succedere a Luciano Spalletti. Le altre potenziali opzioni al vaglio non sembrano offrire lo stesso mix di esperienza e capacità di gestione di una squadra nazionale.
Con la sua proverbiale umiltà e determinazione, Ranieri potrebbe subito mettere a frutto il suo vasto bagaglio di conoscenze calcistiche e la sua abilità nello sviluppare giovani talenti, fondamentali per un rinascimento del calcio italiano. La sua visione del calcio moderno, unita alla capacità di adattarsi a diverse situazioni tattiche, potrebbe rivelarsi un valore aggiunto insostituibile per la squadra.
In un momento storico in cui il ricambio generazionale e la rappresentanza internazionale sono esigenze sempre più pressanti per l'Italia, Ranieri sembra essere l'uomo giusto per portare avanti questo processo con decisione e successo. La speranza è che l'Italia possa presto tornare a rivivere i fasti del passato, conquistando posizioni di rilievo nelle competizioni internazionali e riportando il sorriso sui volti dei supporter italiani.
