Claudio Ranieri: un nuovo capitolo azzurro tra Roma e Nazionale

Claudio Ranieri: un nuovo capitolo azzurro tra Roma e Nazionale

Dopo anni di successi, Ranieri affronta la sfida della doppia panchina, sposando Roma e Nazionale Italiana in una missione storica

Ci sono poche figure nel mondo del calcio che incarnano la passione e la dedizione come Claudio Ranieri. La sua carriera si è snodata attraverso alcuni dei momenti più importi della storia recente del calcio, e ora, con una nuova sfida all'orizzonte, Ranieri si prepara a un doppio incarico: allenare sia la Roma sia la Nazionale Italiana.

Conosciuto per il suo approccio senza filtri e per il suo caratteristico sorriso contagioso, Ranieri ha sempre risposto con sincerità alle chiamate della sua carriera, cogliendo ogni occasione con lo stesso entusiasmo di un principiante. Era il 2018 quando, sul palco del Festival di Trento, ripercorse le tappe di una carriera straordinaria, una carriera che sembrava lontana dall'essere conclusa. Parlò apertamente del suo Cagliari, definendolo "la mamma", e della sua amata Roma, la "moglie" calcistica, senza immaginare quanto presto si sarebbe ripresentata l'opportunità di ritornare in queste squadre.

La chiamata del Cagliari, giunta inaspettata due mesi dopo, non fu che la prima sorpresa di una serie di eventi che avrebbero ridefinito ancora una volta il profilo di questo Grande Allenatore. Ed è in questo contesto che, con una chiamata che è arrivata tra un match di Alcaraz e Sinner, l'idea di allenare la Nazionale Italiana si è finalmente concretizzata. Una proposta che è diventata una sorta di interrogativo personale per Ranieri: come dire di no a ciò che più ama? Alla Nazionale del proprio paese?

I Friedkin, proprietari della Roma, hanno approvato la proposta del doppio ruolo che vedrà Ranieri impegnato come commissario tecnico della Nazionale e consigliere personale del presidente della Roma. Un incarico che richiama alla mente altre simili avventure nell'universo calcistico, come quella di Sir Alex Ferguson, diviso tra Manchester United e la Nazionale Scozzese, o Rinus Michels, tra Barcellona e Olanda. Nel caso di Ranieri, il compito sembra meno ingombrante, permettendogli di lavorare a stretto contatto con Dan Friedkin e di portare la sua esperienza alla guida azzurra.

Ironico, ma con un velo sottile di verità, è il commento scanzonato: "E se convocasse un giocatore della Roma?". Una battuta che, pur suscitando ilarità, fa luce su un aspetto importante della nuova avventura di Ranieri: la capacità di gestire potenziali conflitti d'interessi con integrità e trasparenza.

Per Ranieri, dire sì a questa nuova missione è quasi un destino inevitabile. La storia tra lui e l'azzurro appare scritta nelle stelle: come si fa a dire di no all'Italia, l'incarnazione della sua carriera e della sua vita nel calcio? Risolverà l'incertezza di chi preferirebbe una gestione monogamica delle panchine, spiegando che la sua esperienza internazionale, affinata al Leicester, ora è al servizio della Nazionale.

Claudio Ranieri ha dimostrato di saper vincere sotto pressione, creando sinergie e motivando i suoi giocatori con una visione chiara e risoluta. Non c'è bisogno di differenziare tra allenatore e selezionatore nel suo contesto, perché per lui è tutto parte di un insieme unico: saper guidare il gruppo verso il successo collettivo.

In famiglia, il caloroso supporto di coloro che lo conoscono meglio sarà fondamentale mentre affronta la sfida di gestire la pressione di un campionato che è sulla bocca di tutti: il Mondiale, che diventa un obiettivo fondamentale in questo nuovo capitolo della sua carriera.

Ranieri si avventura con la certezza che, con impegno e passione, il doppio ruolo possa diventare una delle esperienze più gratificanti della sua straordinaria carriera. E così, mentre la notte è popolata da pensieri e riflessioni, Ranieri si prepara a scrivere un nuovo capitolo che, ne è certo, sarà segnato da successi e nuove conquiste.

Pubblicato Lunedì, 09 Giugno 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 09 Giugno 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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