Gennaro Gattuso è ufficialmente il nuovo commissario tecnico della Nazionale Italiana, una notizia che ha suscitato interesse e dibattiti nel mondo del calcio italiano. A commentare la nomina è stato Gianni De Biasi, un tecnico di grande esperienza, noto per il suo lavoro con le nazionali di Albania e Azerbaigian, che ha condiviso le sue riflessioni durante un'intervista a Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1.
De Biasi ha sottolineato che l'arrivo di Gattuso rappresenta una sfida e una grande opportunità per la nazionale. Il carattere e la determinazione di Gattuso sono indiscutibili, sviluppati sia come giocatore che come allenatore. Tuttavia, De Biasi avverte che non basta la personalità: è fondamentale comprendere come la filosofia di Gattuso si integrerà con il gruppo di giocatori a disposizione.
Secondo De Biasi, Gattuso ha già una conoscenza dell'ambiente, ma resta da vedere se sarà la soluzione ideale per tutti i problemi della nazionale. L'aspetto curioso è che Gattuso avrà il tempo di contattare i giocatori e valutare chi può sposare le sue idee di gioco. Questo tempo è una risorsa preziosa che potrebbe rivelarsi un vantaggio per impostare il lavoro fin dalle basi.
Un altro punto evidenziato da De Biasi riguarda la differenza tra il ruolo di allenatore e quello di selezionatore. Mentre l'allenatore lavora quotidianamente con la squadra, il selezionatore vede i giocatori sporadicamente, ma deve comunque essere in grado di motivarli e valorizzarli. Gattuso dovrà quindi trovare il giusto equilibrio tra essere un leader carismatico e un abile manager delle risorse umane.
Nel nuovo scenario potrebbero inserirsi anche figure come César Prandelli e Leonardo Bonucci. De Biasi esprime dubbi su questo possibile affollamento di personalità di spicco intorno a Gattuso. L'importante sarà che tutti coloro che affiancheranno Gattuso abbiano un ruolo chiaro e non siano semplici figure di contorno. Troppe autorità potrebbero generare confusione e indebolire la catena di comando.
De Biasi ha anche risposto a una domanda sulla possibilità di essere contattato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Nonostante la sua vasta esperienza internazionale, non ha mai ricevuto una chiamata, ma si è detto disponibile a offrire la sua consulenza. Infine, ha espresso il suo sostegno al Brescia Calcio, che sta affrontando una difficile situazione interna, augurandosi che il club possa superare le difficoltà.