Prima di procedere
Il futuro di Apple è al centro di un acceso dibattito, alimentato dalle speculazioni sul possibile ritiro del CEO Tim Cook. Dopo aver compiuto 65 anni a novembre, l'ipotesi di un suo pensionamento ha scatenato una ridda di voci e analisi, nonostante già in estate gli esperti ritenessero improbabile un suo addio imminente.
Secondo un recente rapporto del Financial Times, il consiglio di amministrazione di Apple avrebbe intensificato la ricerca di un successore, in vista del raggiungimento dell'età pensionabile da parte di Cook. Tra i nomi più quotati spicca quello di John Ternus, attuale Senior Vice President per l'ingegneria hardware, considerato il favorito per la successione. Tuttavia, la decisione non sarebbe ancora definitiva e il consiglio starebbe valutando anche profili esterni all'azienda.
L'annuncio di questa cruciale decisione potrebbe arrivare già all'inizio del prossimo anno, per consentire al nuovo CEO di ambientarsi in vista del WWDC di giugno e del lancio del nuovo iPhone a settembre. Fonti interne suggeriscono che i tempi potrebbero subire variazioni, ma molti analisti concordano nel ritenere questa fuga di notizie come una mossa strategica per testare la reazione del mercato e dell'opinione pubblica.
John Gruber, fondatore di Daring Fireball, sostiene che la ristrettezza del cerchio di persone a conoscenza della questione rende improbabile una semplice fuga di notizie. "Il fatto che diverse persone ne abbiano parlato mi fa pensare che queste fonti (membri del consiglio di amministrazione?) abbiano agito con il benestare di Cook, per evitare che l'annuncio diventi una sorpresa dirompente", afferma Gruber.
Anche M.G. Siegler, ex partner di Google Ventures, concorda con questa interpretazione: "Il fatto che un articolo di 330 parole sia firmato da quattro giornalisti indica che non si tratta di semplici congetture, ma di un potenziale test basato sull'idea che almeno alcune persone 'informate' siano a conoscenza di qualcosa".
Considerando la crescita esponenziale di Apple sotto la guida di Cook, da 350 miliardi di dollari nel 2011 a 4.000 miliardi di dollari attuali, è comprensibile la preoccupazione del consiglio di amministrazione per la reazione del mercato a un suo eventuale ritiro. Se Cook intendesse davvero ritirarsi nel 2025, l'azienda vorrebbe valutare la risposta degli investitori e preparare gradualmente il terreno.
La sua lealtà verso Apple suggerisce che Cook si farebbe da parte solo quando il mercato sarà pronto. Non è da escludere un suo ruolo transitorio come presidente o consigliere del consiglio di amministrazione, per rassicurare ulteriormente gli investitori. Questa fuga di notizie sembra mirata a individuare il momento più propizio per questo passaggio di consegne. Dopo la sua diffusione, le azioni di Apple hanno subito un calo contenuto entro l'1%, un'oscillazione considerata nella norma. Questo potrebbe indicare che gli investitori erano già preparati all'eventualità e non manifestano eccessiva preoccupazione.
Resta da vedere come evolverà la situazione, ma è evidente che il futuro di Apple è un tema caldo, destinato a tenere banco nei prossimi mesi. La successione di Tim Cook rappresenta una sfida cruciale per l'azienda di Cupertino, chiamata a garantire la continuità del successo e a mantenere la leadership nel settore tecnologico.
