Prima di procedere
La Juventus conquista una seconda vittoria consecutiva in Champions League, un successo cruciale per la classifica in vista del rush finale del girone. Tuttavia, nonostante i tre punti, il tecnico Luciano Spalletti non nasconde la sua insoddisfazione. Dopo le difficoltà incontrate a Napoli, Spalletti ha azzeccato i cambi nel secondo tempo, ribaltando le sorti del match contro il Pafos. "Era fondamentale vincere, perché le vittorie sistemano molte cose. Però, analizzando la partita, è chiaro che dobbiamo fare di più. Non siamo contenti, né io né i ragazzi. A tratti, abbiamo fatto il minimo indispensabile, con situazioni imbarazzanti nel primo tempo. Nel secondo tempo ci siamo sciolti, gestendo meglio la situazione", ha dichiarato l'allenatore.
La tattica adottata nella ripresa si è rivelata vincente: "Dipende anche dall'avversario. Volevo fare questi cambi già nel primo tempo, ma temevo di creare confusione, perché non tutti recepiscono subito i cambiamenti. È una soluzione che abbiamo provato in allenamento e di cui abbiamo discusso. Nel secondo tempo l'hanno sviluppata bene, siamo stati più ordinati e determinati a portare a casa la partita. Sono partite difficili, loro avevano subito pochi gol, solo il Bayern Monaco li aveva messi in difficoltà. Come dimostrano gli altri risultati, sono partite particolari".
Le difficoltà difensive non sono passate inosservate: "Sì, è vero, siamo stati un po' in difficoltà. Dobbiamo recuperare un centrale destro, così Kalulu può giocare terzino. Weston si adatta, ma non è un terzino di ruolo. Cambiaso è molto offensivo, ma fatica a difendere contro avversari fisici. La sua qualità è spingere e supportare la squadra in fase offensiva. Abbiamo concesso troppo nel primo tempo e sfruttato poco le nostre qualità. Abbiamo sbagliato dei palloni, non accorgendoci delle giocate. A volte sembra incredibile che i nostri calciatori non colgano certe situazioni, ma per il momento è così. Nel secondo tempo è andata meglio".
Spalletti ha poi lanciato un messaggio chiaro alla squadra: "Il mio pensiero sui calciatori non cambia, ma per ora stiamo facendo meno di quello che mi aspetto. Siamo tornati da Napoli alle 5 del mattino per un guasto all'aereo. Il giorno dopo abbiamo fatto due passettini, poi siamo andati in ritiro. I giocatori devono recuperare. Ieri ho fatto fare un allenamento leggero, con simulazioni tattiche. Stamattina abbiamo provato due calci piazzati. Non si ritrova il ritmo, l'intensità, non si vede quando uno arriva in ritardo. L'altro giorno sono stato criticato per aver tolto Yildiz negli ultimi 20 minuti. Togliendogli questo quarto d'ora anche stasera, spero che recuperi meglio per la partita di Bologna. Gli ultimi 20 minuti sono quelli che pesano di più, perché si aggiunge stress e fatica, azzerando le energie. A volte togliere 20 minuti fa la differenza. Chi ha giocato poco deve crescere, come Miretti, che ha fatto bene ma può fare di più. Adzic è un buon calciatore, ma si vede che quando entra in campo per 20 minuti... Ci sono cose da sistemare, dobbiamo portare la squadra a un livello superiore. Sono convinto che possiamo fare qualcosa di diverso, ma per il momento andiamo piano".
Quando si vedrà la Juve di Spalletti? "Spero quando avrò un difensore centrale di piede destro, perché così si limita troppo la squadra in fase di uscita, quando Mckennie gioca a destra e Koopmeiners a sinistra. Come stasera va bene, ma abbiamo due terzini che concedono qualcosa in fase difensiva, perché non sono veri terzini. Ci stiamo pensando e lavorando, speriamo il prima possibile. Voglio sviluppare e provare a mettere in campo questo 4-2-3-1".
