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Nel cuore della difesa del Milan è sbocciato un leader silenzioso, un giocatore che incarna lo spirito di squadra e la dedizione: Matteo Gabbia. Non ha bisogno della fascia da capitano per guidare i suoi compagni, e la sua importanza è tale che persino Rafa Leao, stella indiscussa della squadra, ne riconosce il valore.
L'immagine simbolo di questa leadership è impressa nella memoria dei tifosi: Leao, dopo aver trasformato il rigore decisivo contro la Fiorentina, che ha proiettato il Milan in testa alla classifica, corre ad esultare, ma Gabbia è il primo ad abbracciarlo, stringendogli la maglia per evitare una sanzione disciplinare. Un gesto da leader, da giocatore maturo e consapevole, un vero uomo squadra.
La crescita di Gabbia, soprattutto nell'ultimo anno, è stata impressionante. Già nella scorsa stagione, pur travagliata per i rossoneri, si era distinto come uno dei migliori elementi della retroguardia. Oggi, con Allegri alla guida, la sua importanza è cresciuta ulteriormente. Il tecnico ha saputo trasformare la difesa del Milan in un muro quasi invalicabile, con Tomori e Pavlovic a fare da baluardo fisico e Gabbia a orchestrare il gioco con intelligenza e visione. I numeri parlano chiaro: la seconda miglior difesa del campionato, con soli quattro gol subiti. Un dato che segna un netto miglioramento rispetto al passato recente.
Nella partita contro la Fiorentina, al netto di un errore sfortunato in occasione del gol di Gosens (con responsabilità condivise con Maignan), la sua prestazione è stata impeccabile. Ha annullato completamente Kean, vincendo ogni duello, sia fisico che tattico. La sua presenza in campo infonde sicurezza e tranquillità a tutto il reparto.
In molti si interrogavano sulla necessità di acquistare un top player per rinforzare la difesa, ma la crescita di Gabbia ha forse ridimensionato questa esigenza. Pur rimanendo importante avere alternative valide, il posto di Gabbia in squadra è ormaiBlindato. È diventato un punto di riferimento imprescindibile, un vero e proprio Modric della difesa, capace di coniugare esperienza, saggezza tattica e leadership.
Il suo valore non è sfuggito neanche al ct della Nazionale, Gattuso, che lo ha convocato e ne ha sottolineato i progressi tecnici e mentali. Gabbia è diventato un giocatore solido e affidabile, un volto che spesso è apparso davanti alle telecamere anche nei momenti difficili, quando c'era bisogno di rappresentare la società e di assumersi le responsabilità. Il Milan e Allegri credono fortemente in lui e ripongono in lui grande fiducia, una fiducia che, ad oggi, sembra ampiamente meritata. Gabbia è la dimostrazione che il talento, unito al lavoro e alla dedizione, può portare a risultati straordinari.
