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La squadra maschile di calcio del Parma ha deciso di sfidare le consuetudini del calcio italiano con una scelta audace e innovativa. Ha infatti nominato Carlos Cuesta come nuovo allenatore per la prossima stagione. Cuesta, nato il 29 luglio 1995, compirà 30 anni poco prima del suo debutto in Serie A nella partita contro la Juventus, in programma il 24 agosto 2025. In quella data, avrà 30 anni e 26 giorni, diventando così il secondo più giovane allenatore di sempre nel massimo campionato italiano, superato solo da Elio Loschi, che nel 1939 allenò la Triestina a soli 29 anni.
Nonostante sia al suo esordio come primo allenatore di una squadra di seria A, Cuesta porta con sé un bagaglio di esperienze internazionali che lo rendono una scelta intrigante per il club emiliano. Dal 2020, ha lavorato con l’Arsenal come vice di Mikel Arteta, un allenatore noto per il suo modo innovativo e brillante di intendere il calcio. Tra le sue esperienze passate, Cuesta ha ricoperto il ruolo di vice allenatore nelle Under 17 di Atlético Madrid e Juventus, affinando le sue abilità in contesti di alto livello.
Questa mossa del Parma si distingue nettamente dalla tendenza dominante nel calcio italiano, che troppo spesso opta per soluzioni convenzionali e poco innovative, privilegiando allenatori con una lunga esperienza all’interno del campionato nazionale. Di recente, squadre come il Milan e la Lazio hanno risolto le loro questioni tecniche riprendendo nomi già noti al pubblico: Massimiliano Allegri per i rossoneri e Maurizio Sarri per i biancocelesti. Persino l'Atalanta ha preferito una scelta conservatrice con Ivan Juric, allenatore che era appena reduce da una stagione deludente. L’Inter ha optato per Cristian Chivu, ex tecnico delle giovanili del Parma, e l'italiana nazionale ha corteggiato Claudio Ranieri, veterano del calcio.
La scelta del Parma pare indicare un cambiamento di rotta e una nuova fiducia nei talenti emergenti che operano al di fuori dello status quo calcistico nazionale. È raro vedere una squadra di Serie A scommettere su una guida tecnica che non abbia un forte legame con il calcio italiano, e ancora meno frequente è la decisione di affidare il comando a qualcuno così giovane e apparentemente inesperto nel ruolo di primo allenatore.
Cuesta avrà la possibilità di imporre il suo stile e le sue idee innovative in un contesto che, tradizionalmente, resiste ai cambiamenti e segue la scia del passato. La sua nomina potrebbe segnare l’inizio di una nuova era non solo per il Parma, ma per tutto il calcio italiano. Se riuscirà a capitalizzare sulla fiducia accordatagli, Cuesta potrebbe non solo portare al Parma nuovi successi, ma anche ispirare una generazione di nuovi allenatori pronti a rompere con le convenzioni del passato.
