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Il legame tra la Juventus e la famiglia Agnelli è indissolubile. Questo il pensiero di Michel Platini, leggenda bianconera, espresso con fermezza dopo il rifiuto da parte di John Elkann dell'offerta di acquisto presentata da Tether, azionista di minoranza. Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha comunicato di aver respinto all'unanimità la proposta non sollecitata di Tether Investments per l'acquisizione di tutte le azioni della Juventus Football Club, ribadendo la volontà di non cedere le proprie quote.
Platini ha condiviso e apprezzato la decisione di Elkann: "Non penso nulla di Tether, sono orgoglioso che John Elkann abbia già respinto l’offerta. La vendita della Juventus è impossibile", ha dichiarato l'ex fuoriclasse a Il Giornale. "La Juventus è la storia del calcio italiano e internazionale, e Juventus significa Agnelli, un binomio unico nato oltre un secolo fa e destinato a proseguire. Non si possono vendere emozioni, tifosi, tradizione, e John Elkann lo sa benissimo".
L'ex numero 10 bianconero ha espresso scetticismo verso i potenziali acquirenti: "Non conosco questi signori che vogliono comprare la Juventus. Il mondo della nuova finanza è da scoprire con prudenza. Non posso prevedere il futuro, ma sono sicuro che John non cederà".
La posizione di Platini è netta, un appello al senso di appartenenza e alla continuità storica. Molti tifosi sognano di vederlo alla presidenza del club, ma lui frena: "Me lo chiedono ancora oggi. Ho riflettuto, ma la mia famiglia ha priorità. A settant’anni non posso ricominciare un’altra esperienza, anche se il richiamo è forte. Ma sarò sempre vicino alla Juventus". Le parole di Platini risuonano come un monito a preservare l'identità e i valori che hanno reso la Juventus una delle società calcistiche più importanti al mondo. Il futuro del club, secondo la leggenda francese, passa attraverso la continuità con la famiglia Agnelli, garante di un patrimonio sportivo e culturale inestimabile.
La vicenda dell'offerta di Tether ha riacceso il dibattito sul futuro della Juventus e sul ruolo delle proprietà nel calcio moderno. Mentre alcuni club cedono alle lusinghe di investitori stranieri, la famiglia Agnelli sembra intenzionata a mantenere il controllo della società, forte di una tradizione secolare e di un legame profondo con la città di Torino e con i tifosi bianconeri. La decisione di Elkann è un segnale chiaro: la Juventus non è solo un business, ma un simbolo di identità e di passione che va protetto e valorizzato.
