La Lazio continua a coltivare il sogno Champions, mentre il Milan, questa sera a San Siro, vede sfumare ogni speranza. I 100 minuti intensi ed emozionanti della sfida del Meazza hanno aggravato ulteriormente la crisi rossonera, ormai senza ritorno: Sergio Conceiçao non sarà l’allenatore del Milan nella prossima stagione, salvo sorprese. I tifosi, in aperto disappunto, sono arrivati allo stadio solo al 15’ e hanno intonato più volte cori contro la proprietà americana ("Cardinale, devi vendere, vattene"), mentre al fischio finale sono giunti fischi per tutti.
Ancora una volta, Conceiçao sembrava aver dato una scossa alla partita, inserendo molti uomini offensivi, ma il bel gioco è rimasto un miraggio per una squadra che gioca più con l'emotività che con la testa. Così, il gol di Pedro è il giusto premio per una Lazio che ha disputato un ottimo primo tempo e ha sofferto nella ripresa, rischiando addirittura di essere punita in inferiorità numerica. Conceiçao decide di non schierare i Fab Four, lasciando Joao Felix in panchina. Walker è recuperato ma parte dalla panchina, con Jimenez titolare. In attacco, Pulisic, Reijnders e Leao supportano Gimenez. Baroni, invece, deve fare a meno di Romagnoli, sostituito da Gigot, e conferma Tchaouna in attacco al posto dell'infortunato Castellanos.
L'inizio non è facile per il Milan, che subisce la Lazio fin dai primi minuti: la squadra biancoceleste va alla conclusione ben sei volte nel primo quarto d'ora. Già al 3', Dia non sfrutta un assist splendida di Rovella e si fa ipnotizzare da Maignan. Tre minuti dopo, il Diavolo rischia un autogol: azione devastante sulla sinistra di Tavares, palla al centro, Maignan interviene ma il pallone rimbalza su Pavlovic e finisce a lato. Dopo un paio di tentativi senza convinzione di Isaksen, al 13' Musah perde palla, Dia scappa via ma Maignan fa un miracolo, evitando il gol. Il Milan cerca di reagire e al 19' Provedel salva sul suo palo la conclusione di Reijnders. Quando la partita sembra equilibrarsi, la Lazio passa al 28': Maignan respinge il diagonale di Marusic, ma Zaccagni arriva prima di Jimenez e segna a porta vuota. Conceiçao corre ai ripari, inserendo Joao Felix per Musah; il portoghese ha subito un'occasione ma colpisce male. In pieno recupero Zaccagni sfiora la doppietta con un destro al volo che si spegne a pochi centimetri dal palo. Il primo tempo si chiude con un tiro di Pavlovic bloccato da Provedel, e il Milan lascia il campo tra i fischi del suo pubblico.
Due cambi nell'intervallo: uno per parte. Walker prende il posto di Jimenez, mentre Lazzari subentra a Marusic, uscito acciaccato dopo un intervento di Theo. Il Milan aumenta il ritmo e mette sotto pressione la Lazio, ma i rossoneri non riescono a trovare il colpo decisivo. Al 68' Pavlovic stende Isaksen e Manganiello gli mostra il cartellino rosso. Conceiçao prova a cambiare ancora, inserendo Thiaw, Chukwueze e Jovic al posto di Gabbia. Quando sembra che la Lazio abbia il controllo del gioco, Leao riesce a creare una situazione pericolosa, con un cross per Chukwueze, che di testa batte Provedel. Il finale di partita è scoppiettante, con continui ribaltamenti di fronte, fino all'episodio decisivo: Maignan stende Isaksen in area. Manganiello lascia correre inizialmente, ma viene richiamato dal VAR e assegna il rigore. Pedro, con grande freddezza, trasforma e fa esplodere il pubblico e la panchina biancoceleste. La Lazio si aggrappa saldamente al sogno Champions, mentre il Milan scivola sempre più nel caos.