Prima di procedere
Il mondo del motorsport è in fermento per le dichiarazioni di Kimi Antonelli, giovane promessa italiana, durante la premiazione dei Caschi d’Oro e Volanti ACI 2025. Le sue parole, subito rimbalzate sul web, delineano un futuro ambizioso e ricco di sfide. Antonelli ha espresso la sua gratitudine verso Mercedes, team che gli ha dato l'opportunità di crescere e sognare in grande: “Correre per la Ferrari è bellissimo, ma io sono molto contento di dove sono e sono grato dell’opportunità che mi ha dato Mercedes. Il sogno al momento è di quello di vincere un Mondiale con loro, poi in futuro si vedrà”.
Le sue parole rivelano un forte legame con la scuderia tedesca, ma non chiudono le porte a un possibile futuro in Ferrari, un team che, come lo stesso Antonelli ha sottolineato, incarna una grandezza incredibile. Il 2026 si preannuncia come un anno cruciale, con l'introduzione di nuove monoposto che azzereranno i valori in campo: “Il prossimo anno sarà una grandissima opportunità per noi piloti perché partiremo tutti da zero. Nessuno sa che cosa aspettarsi dalle macchine. Ovviamente ho fatto tanto simulatore, però è ancora presto per poter dire come sarà la vettura. Non vedo l’ora di iniziare con il 2026. Sembra tutto promettente, anche se non sai dove sono i tuoi avversari. Sarebbe bellissimo riuscire a poter lottare per delle vittorie ed eventualmente per il campionato”.
Il giovane pilota ha anche fatto un bilancio della sua prima stagione, chiusa al settimo posto assoluto: “Direi che è stata abbastanza positiva, si poteva far meglio. Nonostante il periodo poco positivo, sono riuscito a uscire da quel loop negativo e questo mi ha fatto crescere moltissimo come persona e come pilota. Aver superato quel momento mi ha aiutato a fare quello step in termini di performance, ecco perché la seconda parte di stagione è stata molto positiva”. Un percorso di crescita che lo ha portato a confrontarsi anche con le proprie paure: “Capita spesso di averne. Non tanto quella di farsi male, quanto pensare di sbagliare o di non essere all’altezza. I 30 minuti prima di scendere in macchina sono quelli più critici ma devi fare il meglio possibile. Una volta che riesci a concentrarti e a entrare in quella bolla in cui sei te e la tua macchina, al resto non pensi neanche”.
Parallelamente, Maurizio Arrivabene, ex team principal della Ferrari, è tornato a parlare della stagione di Formula 1 in una chiacchierata con Leo Turrini per il Quotidiano Sportivo. Ha espresso il suo apprezzamento per il trionfo di Lando Norris, sottolineando i meriti del team McLaren, capace di superare un lungo periodo di difficoltà: “Complimenti a Norris. Magari il titolo poteva vincerlo prima, ma è stato bravo nelle fasi decisive. Sottolineo i meriti del team, la McLaren è stata 26 anni senza mondiale costruttori, 17 senza quello piloti, hanno attraversato il deserto ricreando una mentalità positiva. Ho il rimpianto di non aver lavorato con Stella, mi sarebbe piaciuto, ma lasciò l’azienda prima del mio arrivo. Seguo sempre con il cuore, è una passione irrinunciabile. Sono dispiaciuto come tutti, so bene quanto sia difficile vincere in F1. Mi astengo dai giudizi su chi c’è adesso”. Arrivabene ha evitato di commentare direttamente la stagione della Ferrari, limitandosi a esprimere il suo dispiacere per le difficoltà incontrate dal team.
Le parole di Antonelli e Arrivabene offrono spunti interessanti per analizzare il presente e il futuro del motorsport. Da un lato, la freschezza e l'ambizione di un giovane talento come Antonelli, pronto a sfidare i propri limiti per raggiungere i suoi sogni. Dall'altro, l'esperienza e la competenza di un manager come Arrivabene, capace di analizzare con lucidità le dinamiche del circus e di riconoscere i meriti degli avversari. Il futuro della Formula 1 si preannuncia ricco di emozioni e di nuove sfide, con giovani talenti pronti a emergere e team storici desiderosi di tornare alla vittoria.
