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La stagione 2026 del WEC (World Endurance Championship) sarà l'ultima per una leggenda del motorsport: Jenson Button. Il campione del mondo di Formula 1 del 2009 ha annunciato che la 8 Ore del Bahrain, in programma l'8 novembre 2026, segnerà la fine della sua illustre carriera da pilota professionista. Una decisione ponderata, maturata dopo un'esperienza intensa e gratificante nel mondo dell'endurance con il team Jota.
A 45 anni, Button sente il bisogno di dedicarsi maggiormente alla famiglia e ai numerosi progetti che lo vedono coinvolto, sia nel motorsport che al di fuori. "La mia vita è diventata troppo impegnata", ha dichiarato alla BBC Radio Somerset, spiegando come gli impegni crescenti nel WEC, uniti ad altre attività, non gli permettano più di dedicare il 100% delle sue energie alla competizione. "Non sarebbe giusto né per il team né per me stesso pensare di avere abbastanza tempo per il 2026".
La carriera di Jenson Button è costellata di successi, ma il momento più iconico rimane senza dubbio la conquista del titolo mondiale di Formula 1 nel 2009 con la Brawn GP. Un'impresa storica, realizzata in una stagione irripetibile che ha visto la squadra, nata dalle ceneri della Honda, dominare il campionato. Dopo gli anni in McLaren, dove ha condiviso il box con Lewis Hamilton e vissuto la partnership con Honda, Button ha scelto di mettersi alla prova nelle gare endurance, una disciplina che lo ha appassionato e messo di fronte a nuove sfide.
L'addio al motorsport professionistico non significa però un addio definitivo alle corse. Button ha infatti rivelato di voler continuare a coltivare la sua passione per le auto d'epoca, partecipando a eventi e competizioni che gli permettano di rimanere in contatto con il mondo delle corse in modo più rilassato e personale. "Ho ovviamente delle auto d’epoca che amo portare in pista, ed è emozionante perché sono mie, sono macchine che possiedo. Inoltre adoro l’aspetto meccanico. È qualcosa di molto diverso rispetto alle vetture con cui corro nel WEC e in Formula 1. Ti senti davvero connesso con l’auto, e questo mi piace: devi usare il punta-tacco, azzeccare la cambiata, senza aerodinamica. È tutto meccanico. Ed è davvero fantastico".
Il ritiro di Jenson Button segna la fine di un'era per il motorsport, ma apre anche un nuovo capitolo nella vita di un campione che ha saputo reinventarsi e rimanere sempre fedele alla sua passione. La 8 Ore del Bahrain sarà l'occasione per celebrare una carriera straordinaria e salutare un pilota che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'automobilismo.
Guardando al futuro, Button continuerà a essere coinvolto nel mondo del motorsport attraverso il suo team, impegnato nel campionato di Extreme H. Un progetto che lo entusiasma e gli permette di dare il suo contributo alla promozione di tecnologie sostenibili nel mondo delle corse. Inoltre, Button è impegnato in diverse attività imprenditoriali e progetti personali che lo terranno occupato anche lontano dalle piste. La decisione di ritirarsi dalle competizioni professionistiche è quindi una scelta ponderata, frutto di una riflessione profonda sulla sua vita e sui suoi obiettivi futuri. Un addio al motorsport che rappresenta anche un nuovo inizio, ricco di opportunità e sfide stimolanti.
