A giugno 2025, Apple si è trovata a dover affrontare una questione spinosa legata alla sua assistente virtuale Siri. In un'intervista rilasciata durante il celebre evento WWDC, due delle figure di più alto profilo dell'azienda – Craig Federighi, vice presidente del software, e Greg Joswiak, vice presidente del marketing internazionale – hanno spiegato le motivazioni dietro la decisione di posticipare il lancio del tanto atteso aggiornamento di Siri, che avrebbe dovuto basarsi su algoritmi di intelligenza artificiale.
Durante l'annuncio delle nuove funzioni Apple Intelligence alla stessa conferenza di un anno fa, Apple aveva già messo in mostra alcune funzionalità innovative che l'aggiornamento di Siri avrebbe portato. L'obiettivo principale era quello di arricchire Siri con nuove capacità personalizzate, facendo in modo che potesse eseguire azioni in autonomia su applicazioni per conto degli utenti. Tuttavia, come ha illustrato Federighi, il software presentato, seppur reale, non rispecchiava il livello di qualità richiesto dall'azienda. "Volevamo che il nostro AI Assistant fosse estremamente affidabile", ha detto Federighi, sottolineando come la loro visione non fosse ancora stata raggiunta entro il termine prestabilito.
Greg Joswiak ha aggiunto: "Non vogliamo deludere i nostri clienti. Rilasciare un prodotto che non rispetti i nostri standard di qualità sarebbe stato il vero fallimento. Non avremmo mai potuto accettare un tasso di errore che ritenevamo inaccettabile. Per questo motivo abbiamo optato per la decisione che riteniamo migliore e la rifarei senza esitazioni".
Alla domanda sul perché Apple, nonostante la sua enorme disponibilità di risorse, non fosse in grado di far funzionare Siri con AI in modo affidabile, Federighi ha risposto con franchezza: "In questo momento, nessuno sta riuscendo veramente a implementare un'automazione funzionale con l'intelligenza artificiale. Volevamo essere i primi a farlo bene e con successo". Ha poi aggiunto che nei primi stadi del progetto i risultati sembravano "promettenti", ma alla fine gli sviluppatori hanno concluso che non era ancora abbastanza affidabile per diventare un prodotto da pubblicizzare con il marchio Apple.
Il fallimento di Apple nell'implementazione di una versione AI di Siri non è un evento isolato nel panorama tecnologico. Il percorso dell'AI è pieno di complessità e il settore si trova in una fase di maturazione in cui la ricerca di affidabilità e prestazioni coerenti è ancora in corso. Tuttavia, il candore e la trasparenza della dirigenza di Apple suggeriscono un impegno a lungo termine verso l'innovazione e la qualità. Rimanendo fedele ai suoi principi, Apple continuerà a lavorare per migliorare Siri e confermare la sua posizione di leader nel campo delle tecnologie avanzate, cercando al contempo di mantenere alta la fiducia dei suoi utenti.