Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato la sua intenzione di prolungare la moratoria sul divieto di TikTok nel paese. Questa decisione segue un primo rinvio avvenuto il 4 aprile, quando Trump aveva già posticipato l'introduzione delle restrizioni per offrire più tempo ai negoziati tra la società, i potenziali acquirenti americani e le autorità cinesi. Nonostante questo, il progresso verso un accordo non è stato significativo.
L'attuale proroga è destinata a scadere il 19 giugno, e in base allo stato delle trattative tra gli Stati Uniti e la Cina, è improbabile che si giunga a un accordo entro tale data. Secondo quanto riportato da Engadget, che cita fonti del The Wall Street Journal, le discussioni sulla vendita della versione americana di TikTok non sono state ufficialmente sollevate nei vari tavoli di contrattazione bilaterale, che potrebbero riprendere nelle settimane a venire.
Una delle principali complicazioni in questa questione è rappresentata dalle oscillazioni nella politica tariffaria dell'amministrazione Trump. Il clima di incertezza spinge a domandarsi quale sia il futuro della piattaforma di video in breve formato, che ha guadagnato popolarità a livello globale. Tra gli acquirenti interessati vi è la società Oracle, che attualmente collabora con TikTok in qualità di fornitore di servizi cloud.
Ricordiamo che il divieto su TikTok era stato ufficializzato il 19 gennaio 2025 e, successivamente, la società ha cercato di ribaltare la situazione legalmente. Tuttavia, la Corte Suprema Statunitense ha sostenuto la posizione del governo. In risposta, Trump aveva emesso un primo ordine esecutivo per sospendere il divieto il giorno successivo, il 20 gennaio 2025.
La situazione in continua evoluzione richiede attenzione e partecipazione da parte di tutte le parti coinvolte, poiché le decisioni che verranno prese avranno un impatto significativo non solo sugli aspetti economici, ma anche sulla sfera dei diritti digitali e della privacy degli utenti. La piattaforma TikTok, con la sua giovane base di utenti principalmente residente negli Stati Uniti, deve affrontare un importante bivio nel suo futuro di mercato.