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In una decisa presa di posizione, Google ha smentito categoricamente le indiscrezioni riguardanti l'introduzione di pubblicità all'interno della sua applicazione di intelligenza artificiale, Gemini. La smentita è giunta direttamente da Daniel Taylor, vicepresidente per la pubblicità globale di Google, che ha definito le notizie in questione "inesatte" e basate su "fonti anonime non informate". Secondo quanto affermato, non solo non ci sono pubblicità attualmente presenti in Gemini, ma non vi è nemmeno in programma di aggiungerne in futuro.
La controversia è nata in seguito alla pubblicazione di un articolo su AdWeek, nel quale si sosteneva che Google avesse precedentemente informato le agenzie pubblicitarie di un progetto per lanciare pubblicità nel suo chatbot Gemini, presumibilmente a partire dal 2026. Questo piano, secondo AdWeek, sarebbe stato distinto dai formati pubblicitari già esistenti, come le AI Overviews. Google ha però negato con forza questa affermazione.
Taylor ha ribadito che "Questa storia è basata su fonti anonime non informate che rilasciano dichiarazioni inesatte. Non ci sono annunci pubblicitari nell'esperienza di Gemini e non ci sono piani per cambiarlo". A sostegno di questa posizione, è intervenuto anche l'account ufficiale Google AdLiaison, chiarendo che la pubblicità è effettivamente disponibile nelle AI Overviews negli Stati Uniti e che presto sarà estesa ad altri paesi di lingua inglese, oltre a continuare i test sui formati pubblicitari in modalità AI Mode. È stato però sottolineato che questi formati sono fondamentalmente diversi dalla funzionalità dell'applicazione Gemini stessa.
La smentita dei piani di introdurre annunci pubblicitari in Gemini arriva in un momento di notevole crescita di popolarità per il chatbot. Già a ottobre, Google aveva rivelato che l'audience mensile di Gemini aveva superato i 650 milioni di utenti, un dato significativamente superiore rispetto ai 350 milioni registrati all'inizio dell'anno. Parte di questa crescita, secondo l'azienda, è stata trainata dal progetto Nano Banana, che ha attirato 23 milioni di nuovi utenti.
Questa presa di posizione di Google sottolinea l'importanza che l'azienda attribuisce alla preservazione di un'esperienza utente pulita e priva di distrazioni all'interno di Gemini. Mentre la pubblicità rimane una componente fondamentale del modello di business di Google, sembra che l'azienda sia consapevole del valore di mantenere alcune piattaforme, come Gemini, libere da interruzioni pubblicitarie, almeno per il momento. Resta da vedere se questa politica cambierà in futuro, ma per ora gli utenti di Gemini possono tirare un sospiro di sollievo: la loro esperienza con l'intelligenza artificiale rimane incontaminata dalla pubblicità.
La decisione di Google potrebbe anche riflettere una strategia più ampia volta a differenziare Gemini da altri chatbot AI sul mercato, molti dei quali stanno sperimentando con diverse forme di monetizzazione, inclusa la pubblicità. Offrendo un'esperienza senza pubblicità, Google potrebbe attrarre un pubblico più ampio di utenti che apprezzano la semplicità e la concentrazione durante l'utilizzo dell'IA.
