Prima di procedere
A partire da questo mese, Apple è pronta a presentare al mercato la sua nuova generazione di smartphone, gli iPhone 17. Secondo le previsioni degli analisti, i costi di questi dispositivi saranno superiori di almeno 50 dollari rispetto ai modelli precedenti, un aumento significativo che si manifesta nonostante l'assenza dei tanto temuti dazi imposti dall'amministrazione dell'ex presidente Donald Trump.
Nei suoi dialoghi con il CEO di Apple, Tim Cook, Trump ha insistentemente promosso l'idea di spostare la produzione degli iPhone negli Stati Uniti, un suggerimento che avrebbe potuto comportare un incremento dei costi di produzione significativo. In risposta, Cook ha promesso un investimento colossale di circa 600 miliardi di dollari nel paese nei prossimi cinque anni, un tentativo strategico di evitare il peso delle tariffe doganali che avevano il potenziale di raddoppiare i prezzi retail degli iPhone sul mercato statunitense.
La nuova linea degli iPhone 17 potrebbe vedere il modello Plus sostituito da un design più sottile, l'Air, che potrebbe conservare un prezzo base di 899 dollari. Tuttavia, c'è la possibilità che i costi possano essere anche superiori. Lo scenario è soggetto a ulteriori cambiamenti in base a sviluppi economici e di mercato.
Nonostante gli sforzi di Apple per mitigare l'impatto dei dazi americani, le spese per la compliance normativa hanno già pesato sul bilancio dell'azienda con 800 milioni di dollari nel secondo trimestre, con previsioni di un aumento a 1,1 miliardi di dollari nei prossimi mesi. Con il lancio degli iPhone 17, l'opportunità di scaricare parte di questi costi sui consumatori diventa più concreta.
Sul mercato interno statunitense, Apple ha gestito con attenzione la strategia di prezzo. Dal 2017 l'iPhone Pro è rimasto al prezzo fisso di 999 dollari, tuttavia, altri modelli della gamma hanno visto incrementi nel corso degli anni: nel 2020, il modello base è passato da 699 a 829 dollari, mentre l'iPhone Mini, venduto inizialmente a 699 dollari, è stato sostituito dal modello Plus a 899 dollari. L'iPhone Pro Max ha visto un aumento da 1099 a 1199 dollari due anni fa, a sottolineare la progressiva inflazione dei prezzi nella linea top di gamma.
Se i prezzi dovessero salire ulteriormente questo mese, Apple potrebbe giustificare tali incrementi come miglioramenti nelle funzionalità offerte dai dispositivi. Una delle strategie previste dagli esperti, come quelli della JP Morgan, è l'eliminazione della versione del modello iPhone 17 Pro con la capacità di memoria minima. Si parla, infatti, di un'offerta base a partire da 256 GB, il cui costo si attesterebbe attorno ai 1099 dollari.
In un panorama dove l'innovazione e le strategie commerciali si mescolano alle dinamiche economiche, Apple continua a rimanere una protagonista influente nel mercato tecnologico, cercando di coniugare l'aumento dei prezzi con il miglioramento dell'esperienza utente.
