Le autorità dell'Unione Europea hanno deciso di ritardare l'imposizione di una sanzione significativa alla Alphabet, la società madre di Google, per il presunto abuso della sua posizione dominante nel mercato delle tecnologie pubblicitarie. La decisione è stata influenzata dalla preoccupazione per possibili ritorsioni da parte dell'amministrazione guidata da Donald Trump. Secondo quanto riportato da Bloomberg, alcuni alti funzionari europei temono che tali azioni possano scatenare una risposta negativa dagli Stati Uniti, con l'eventuale introduzione di nuovi dazi commerciali.
L'azione era inizialmente prevista per l'entrata in vigore il 1° settembre, ma all'ultimo minuto è stata messa in pausa. Il dipartimento antitrust della Commissione Europea, sotto la guida di Teresa Ribera, aveva predisposto non solo un ingente sanzione per Google, ma anche la richiesta di una revisione del suo modello di business. Tuttavia, il rischio di un'escalation nei rapporti economici con gli USA ha provocato un ripensamento strategico.
I regolatori europei hanno espresso insoddisfazione nei confronti delle tecnologie pubblicitarie di Google, in particolare per l'accusa di dare preferenza eccessiva ai suoi servizi, a discapito degli altri attori del mercato. Il colosso tech aveva già ricevuto un avvertimento nel 2023 dalla Commissione Europea per simili violazioni. All'epoca, Margrethe Vestager, che era a capo del dipartimento antitrust, aveva dichiarato che «l'unica soluzione efficace potrebbe essere l'obbligatoria cessione di una parte del business».
Nonostante il rinvio della sanzione europea, un portavoce della Commissione si è limitato a sottolineare che le indagini non si fermano. Fonti di Bloomberg suggeriscono che la multa prevista sarebbe stata la più bassa tra quelle che Google ha pagato in passato per casi simili dentro l'Unione. La stessa Google ha scelto di non commentare la vicenda.
Il gigante tecnologico non sta affrontando difficoltà solo in Europa; anche negli Stati Uniti è soggetto a scrutinio da parte degli organi antitrust. Il Dipartimento di Giustizia degli USA ha avviato una discussione per richiedere un'eventuale separazione del settore pubblicitario di Google. Le prime udienze sono programmate per il 22 settembre.