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Nella giornata del 3 Dicembre 2025, numerosi utenti di ChatGPT hanno segnalato difficoltà di accesso, lentezza nelle risposte e, in alcuni casi, la scomparsa delle proprie conversazioni archiviate. Il disservizio, diffuso e immediatamente percepito, ha interessato sia la piattaforma web che l'applicazione mobile.
OpenAI ha confermato l'esistenza del problema attraverso la propria pagina ufficiale di stato, indicando per diverse ore una condizione di "prestazioni degradate". Inizialmente, l'azienda guidata da Sam Altman ha comunicato di essere al lavoro per identificare la causa del problema, successivamente individuata senza però fornire dettagli tecnici specifici. OpenAI si è limitata a segnalare un aumento degli errori riscontrati dagli utenti e l'implementazione di una soluzione.
Dopo alcune ore, la situazione è tornata alla normalità. La pagina di stato di OpenAI riporta ora la dicitura "Siamo del tutto operativi", a conferma del regolare funzionamento di tutte le componenti, dalle API a ChatGPT, fino a Sora. I grafici di uptime, relativi al periodo compreso tra settembre e dicembre 2025, mostrano una continuità del servizio ristabilita.
Nonostante il ripristino ufficiale, alcuni utenti continuano a segnalare rallentamenti nella generazione delle risposte e difficoltà di accesso, suggerendo la possibile persistenza di problematiche residue. OpenAI non ha rilasciato ulteriori informazioni sulle cause del disservizio, limitandosi a confermare il completo ripristino dell'operatività. La società non ha specificato se il problema fosse legato a un picco di utilizzo, a un errore del codice o a un attacco informatico.
Episodi di questo tipo, seppur non frequenti, sottolineano la complessità nella gestione di sistemi di intelligenza artificiale avanzati come ChatGPT, la cui infrastruttura deve supportare un numero sempre crescente di richieste e garantire un'elevata affidabilità. La trasparenza di OpenAI nella comunicazione con gli utenti è fondamentale per mantenere la fiducia e gestire al meglio eventuali future interruzioni del servizio.
L'incidente ha sollevato interrogativi sulla stabilità e la resilienza delle piattaforme di intelligenza artificiale, sempre più integrate nella vita quotidiana e professionale di milioni di persone. Mentre OpenAI continua a lavorare per migliorare l'affidabilità di ChatGPT, gli utenti rimangono in attesa di maggiori chiarimenti sulle cause del recente blackout e sulle misure adottate per prevenire il ripetersi di simili eventi.
Nel frattempo, gli esperti del settore invitano alla prudenza nell'affidarsi completamente a sistemi di intelligenza artificiale, sottolineando l'importanza di mantenere un approccio critico e di verificare sempre l'accuratezza delle informazioni fornite. Anche se ChatGPT rappresenta uno strumento potente e versatile, è essenziale essere consapevoli dei suoi limiti e delle possibili vulnerabilità.
