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La Russia ha ufficialmente bloccato l'accesso alla popolare piattaforma di gioco Roblox, un colpo significativo per il panorama dell'intrattenimento digitale nel paese. La decisione, annunciata il 4 Dicembre 2025 e riportata da Reuters, è stata presa da Roskomnadzor, l'autorità di vigilanza sulle comunicazioni russe. L'accusa principale rivolta agli sviluppatori di Roblox è di distribuire materiali estremisti e di promuovere quella che il governo russo definisce propaganda LGBT. Secondo Roskomnadzor, la piattaforma conterrebbe "contenuti inappropriati che possono avere un impatto negativo sullo sviluppo spirituale e morale dei bambini".
Questo provvedimento si inserisce in un contesto più ampio di crescente repressione nei confronti del cosiddetto "movimento LGBT internazionale" da parte del Cremlino. Recentemente, pressioni governative avevano già costretto l'app per l'apprendimento delle lingue Duolingo a eliminare riferimenti alle relazioni sessuali non tradizionali. Le leggi russe attualmente in vigore criminalizzano la promozione delle relazioni tra persone dello stesso sesso, e il Presidente Vladimir Putin ha descritto la protezione dei diritti LGBT come un passo verso il "satanismo aperto". Questa visione ideologica guida molte delle decisioni politiche e sociali del governo russo.
È importante notare che Roblox ha subito divieti anche in altri paesi, come Turchia e Iraq, ma in quei casi le motivazioni erano principalmente legate alla sicurezza dei minori e alla presenza di predatori online. L'azienda ha implementato diverse misure per contrastare questi problemi, introducendo nuovi controlli e restrizioni basate sull'età degli utenti. Tuttavia, nel caso della Russia, sembra che l'attenzione si concentri principalmente sull'aspetto ideologico, tralasciando le questioni di sicurezza che pure sono rilevanti per la piattaforma.
Il blocco di Roblox colpisce una delle piattaforme di intrattenimento più grandi al mondo, con una media di oltre 151 milioni di utenti attivi giornalieri nel terzo trimestre del 2025. Questo dato sottolinea l'enorme popolarità del gioco, soprattutto tra i giovani. La decisione russa avrà un impatto significativo sull'accesso all'intrattenimento per molti utenti nel paese. Resta da vedere se Roblox tenterà di negoziare con le autorità russe o di modificare i propri contenuti per conformarsi alle leggi locali e rientrare nel mercato. Altre aziende tecnologiche hanno adottato strategie simili in passato, cercando un compromesso per mantenere la propria presenza in Russia, ma la rigidità della posizione ideologica del governo potrebbe rendere difficile una soluzione.
L'impatto di questa decisione va oltre il semplice blocco di un videogioco. Solleva questioni importanti sulla libertà di espressione, sulla censura e sul ruolo delle aziende tecnologiche nel difendere i propri valori in contesti politici repressivi. La vicenda di Roblox in Russia rappresenta un caso emblematico delle tensioni crescenti tra il mondo digitale globale e le politiche nazionali sempre più orientate alla chiusura e al controllo.
Inoltre, è interessante notare come questa vicenda si inserisca in un dibattito più ampio sull'influenza dei videogiochi e dei social media sui giovani. Mentre alcuni paesi si concentrano sulla protezione dei minori dai pericoli online, altri, come la Russia, vedono in queste piattaforme una minaccia ideologica e un potenziale strumento di propaganda. Questa diversa prospettiva evidenzia la complessità delle sfide che le aziende tecnologiche devono affrontare nel tentativo di operare in un mondo sempre più polarizzato.
