Prima di procedere
Una rivoluzione nell'ambito sportivo italiano si profila all'orizzonte con la candidatura di Luca Pancalli alla presidenza del Coni. Nel contesto di un'iniziativa che promette una svolta rispetto al passato, Pancalli ha presentato il suo programma oggi a Roma di fronte a una platea di appassionati e addetti ai lavori. La data è quella del 26 giugno, quando si terranno le elezioni che potrebbero segnare un nuovo corso per il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Pancalli si distingue per il suo approccio innovativo che pone un chiaro distacco dall'era Malagò, concentrandosi su un concetto di leadership condivisa. "Non voglio un Coni fortemente identificato con una singola persona", ha dichiarato con fermezza l'ex presidente del Cip. Questo mantra rappresenta il cuore della sua strategia: ridurre l’accentramento delle decisioni in favore di un maggiore coinvolgimento delle federazioni e degli enti operativi nella vita quotidiana del Coni.
Il programma di Pancalli è costruito attorno a sette pilastri fondamentali: dialogo, coesione, innovazione, territorio, futuro, riforme e comunicazione. "Un Coni di tutti" è lo slogan che riassume il suo progetto, sottolineando l'importanza di un lavoro di squadra che coinvolge non solo i vertici ma anche le istituzioni sportive nelle loro diverse articolazioni. È infatti evidente, secondo Pancalli, che in passato il dialogo sia stato carente, e che oggi sia necessario non solo potenziare le collaborazioni preesistenti, ma aprirsi a nuovi interlocutori come Sport e Salute, il Dipartimento dello Sport e il Cip stesso.
Tra le proposte centrali di Pancalli, spiccano la creazione di una cabina di regia nazionale dello sport per coordinare le attività a livello nazionale e lo sviluppo di hub sportivi in tutta Italia, che fungano da centri innovativi per promuovere lo sport e i suoi valori. Pancalli intende anche rafforzare il ruolo del Consiglio Nazionale e della Giunta del Coni, proponendo un piano nazionale dedicato alla diffusione dei valori olimpici e delle pratiche sportive tra i giovani e nelle scuole.
Un tema cruciale del suo programma riguarda la trasparenza e l'equità all'interno del sistema Coni, con l'introduzione di un “tagliando” al sistema per affrontare sfide come la parità di genere e le criticità emerse nel sistema di giustizia sportiva. Pancalli ribadisce la sua distanza dalle strategie politiche tradizionali: il suo impegno è rivolto principalmente al lavoro concreto, come si evince dall'ottimismo che percepisce tra i potenziali elettori.
Benché alcuni interpretino la sua candidatura come una mossa politica, Pancalli prende le distanze da tale etichetta, affermando che queste semplificazioni non lo rappresentano. L'obiettivo è quindi di costruire un Coni inclusivo e partecipato, un simbolo di collaborazione e innovazione, in cui il dialogo e la coesione diventino i cardini di una crescita prospera e condivisa per lo sport italiano. Pancalli, con la sua visione aperta alle diverse componenti del panorama sportivo, si propone di avviare il Coni verso un futuro luminoso e inclusivo, in cui tutti gli attori del sistema possano dare il loro contributo.
