L'ipotesi di estendere l'uso del VAR (Video Assistant Referee) anche ai calci d'angolo sta suscitando un acceso dibattito nel mondo del calcio. La proposta, inizialmente respinta durante una riunione dell'International Football Association Board (IFAB) nell'ottobre del 2025, è ora oggetto di una nuova valutazione in vista dei Mondiali 2026, che si terranno negli Stati Uniti, Messico e Canada. La FIFA, infatti, intende sperimentare questa innovazione durante la fase finale del torneo, con l'obiettivo di ridurre al minimo gli errori arbitrali anche in situazioni di gioco apparentemente meno decisive.
A difendere con forza la sperimentazione è Pierluigi Collina, responsabile degli arbitri della FIFA, che ha voluto smorzare le preoccupazioni relative a possibili rallentamenti del gioco. Durante un briefing tenutosi a Washington, Collina ha sottolineato come l'introduzione del VAR per i calci d'angolo non comporterebbe significative interruzioni. "Il criterio principale è l'assenza di ritardi", ha affermato Collina. "Con i calci d'angolo, c'è un ritardo fisiologico perché quando viene concesso un calcio d'angolo, normalmente si aspetta che i due difensori centrali arrivino. Normalmente ci vogliono 10-15 secondi per preparare gli attaccanti. In questi 10-15 secondi, se il calcio d'angolo viene assegnato erroneamente, tutti hanno la prova che sia stata presa una decisione sbagliata", ha spiegato, evidenziando come il tempo necessario per la revisione video sarebbe ampiamente compensato dai tempi di preparazione della battuta.
Le parole di Collina mirano a rassicurare gli addetti ai lavori e i tifosi, spesso critici nei confronti dell'eccessiva interruzione del gioco causata dall'utilizzo del VAR. L'obiettivo della FIFA è quello di trovare un equilibrio tra l'esigenza di garantire la massima correttezza delle decisioni arbitrali e la necessità di preservare la fluidità e la spettacolarità delle partite. La sperimentazione ai Mondiali 2026 rappresenterà un test cruciale per valutare l'efficacia e l'impatto reale del VAR sui calci d'angolo.
La questione sarà nuovamente discussa nel corso della prossima riunione dell'IFAB, prevista per gennaio. In quella sede, verranno valutati i dati raccolti e si prenderanno decisioni definitive sull'introduzione o meno del VAR per i calci d'angolo. Nel corso della riunione di ottobre, l'IFAB aveva comunque aperto alla possibilità di estendere l'utilizzo del VAR anche ai casi di secondi cartellini gialli assegnati erroneamente, che portano all'espulsione di un giocatore. Una decisione che testimonia la volontà di rendere il sistema di assistenza video sempre più completo e preciso, al fine di ridurre al minimo gli errori arbitrali e garantire la massima equità nelle competizioni calcistiche.
L'introduzione del VAR nel mondo del calcio ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, portando con sé numerosi vantaggi ma anche alcune criticità. Se da un lato ha contribuito a ridurre gli errori arbitrali più evidenti, dall'altro ha spesso causato lunghe interruzioni del gioco e generato polemiche legate all'interpretazione delle immagini. La FIFA è consapevole di queste problematiche e sta lavorando per migliorare costantemente il sistema, al fine di renderlo sempre più efficace e meno invasivo. La sperimentazione del VAR sui calci d'angolo rappresenta un ulteriore passo in questa direzione, con l'obiettivo di rendere il calcio uno sport sempre più giusto e trasparente.
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