Un ruolo nel tennis sta per estinguersi: i giudici di linea, già assenti nella maggior parte dei tornei, verranno eliminati a Wimbledon nel 2025. Questo rappresenta una svolta significativa per il torneo più tradizionalista, ponendo fine all'impiego umano a favore della tecnologia e lasciando circa 350 persone senza lavoro per tre settimane. Resta solo il Roland Garros tra gli Slam con i giudici di linea, ma è probabile che anche questa scelta cambi in futuro.
Francesca Di Massimo, una delle giudici di linea più esperte, commenta che la decisione era attesa, ma crede che Wimbledon sarebbe stata l’ultima a compiere questo passo. La sua esperienza, che include il lavoro in importanti finali, rivela una forte connessione con l’atmosfera del Centrale e l’emozione dell’occhio di falco.
Nuove figure professionali
Mentre i giudici di linea spariscono, emergono nuove figure professionali, come gli assistenti di campo e gli arbitri dedicati alla tecnologia. I costi dell'uso della tecnologia sono diminuiti, rendendola accessibile anche a tornei di livello inferiore, e questo porta alla perdita di opportunità formative per futuri arbitri, considerando che la maggior parte degli ufficiali inizia come giudici di linea. Le reazioni alla tecnologia sono miste: molti giocatori accettano il cambiamento, trovando che gli errori delle macchine siano più tollerabili rispetto a quelli umani. Recenti studi mostrano che i sistemi di rilevamento possono portare a risultati diversi, soprattutto sulla terra battuta, dove le polemiche rimarranno.
Quale sarà il futuro?
L'abolizione dei giudici di linea potrebbe ridurre i conflitti tra giocatori e arbitri, rendendo nostalgici alcuni per i grandi momenti di rivalità, come quelli di McEnroe o Rios. Tuttavia, figure come Medvedev continuano a portare dinamismo nell'interazione con gli arbitri.
La personalità dei grandi campioni come Federer, Nadal e Djokovic nell'affrontare gli arbitri e i challenge è unica, con ciascuno che ha un modo diverso di comunicare con loro. Francesca Di Massimo ha una lunga carriera nel circuito, avendo lavorato in eventi significativi come la finale di Davis e diverse finali di Wimbledon. La tecnologia ha fatto progressi nel tennis, ma si rimane incerti sul futuro, con la possibilità che anche gli arbitri di sedia possano un giorno essere superati dalle macchine.
Fonte: supertennis.tv